Ultime notizie Delitto di GarlascoGazaLegge di bilancioPamela GeniniSigfrido Ranucci
SPORTBasketNBASpotTruffeUSA

Michael Jordan trascinato in tribunale per colpa della sua tequila: la leggenda del basket accusato di pubblicità ingannevole

04 Settembre 2025 - 13:36 Valentina Romagnoli
tequila michael jordan
tequila michael jordan
Dell'azienda fa parte anche Serena Williams. Tutto è partito dall'iniziativa di un privato cittadino che ha fatto analizzare il superalcolico in laboratorio

Uno specchietto per allodole, in formato 75 cl. La tequila di Michael Jordan è sotto la lente di ingrandimento della Corte Distrettuale degli Stati Uniti, Distretto Meridionale della California. L’accusa – partita da una class action – è quella di non essere in realtà 100% a base agave, come però riporta l’etichetta. Tra gli azionisti dell’azienda, la Cinco Spirits Group, nata nel 2019 e specializzata nella produzione di superalcolici, c’è anche l’ex tennista numero 1 al mondo Serena Williams.

L’analisi di laboratorio e la causa in tribunale

Tutto sarebbe partito dall’iniziativa di un privato cittadino, tale Nabil Haschemie. Ad agosto 2025 Haschemie ha acquistato una bottiglia di Cincoro Blanco (venduta circa a 120 euro in Italia). Si tratta di un prodotto che nella propria descrizione contiene in effetti la dicitura «prodotta con agave blu Weber matura al 100% proveniente da Jalisco». Haschemie non si sarebbe fidato dell’etichetta e avrebbe deciso di portare un campione ad analizzare in laboratorio. Dopo aver scoperto che in realtà nel superalcolico ci sarebbero tracce di etanolo non provenienti dall’agave sopra citata, ha deciso di intentare una class action. Secondo il cittadino americano, la pubblicità della Cincoro Blanco sarebbe ingannevole e se i consumatori sapessero davvero quali sono gli ingredienti, probabilmente non la comprerebbero, o non sarebbero comunque disposti a pagarla così tanto.

Cosa prevede la normativa

L’organismo che regola la produzione di tequila, il Consejo Regulador del Tequila (Crt), impone norme severe per garantire che il prodotto venga realizzato come dovrebbe. In effetti, nella storia del superalcolico non sono nuovi i fenomeni di sofisticazione. Durante la causa è stata citata una dichiarazione di Remberto Galván Cabrera, il portavoce del Consiglio Messicano dell’Agave. «Quando i prezzi dell’agave erano alti, le grandi aziende produttrici di tequila iniziarono a mescolare alcol di canna da zucchero ai loro prodotti, che poi vendevano come 100% agave». Un modus operandi che ha caratterizzato i periodi di maggiore diffusione del prodotto sul mercato mondiale.

La risposta dell’azienda di Michael Jordan

Gli avvocati dell’azienda Cincoro, da parte loro, si sono espressi con decisione: i prodotti, si legge in una nota stampa, sono e sono sempre stati realizzati «esclusivamente con agave Blue Weber al 100%. Siamo fermamente convinti dell’integrità del nostro marchio e lo difenderemo con forza anche in tribunale». Insomma, la partita resta aperta, ma non è il primo caso di crisi interna a una azienda di alcolici di lusso che porta il nome di una celebrità. A maggio 2025 è stata la volta di George Clooney e del suo marchio Casamigos. L’accusa era la stessa: nonostante la dicitura «100% agave» in etichetta, conterebbe in realtà alcol derivato da zucchero di canna.

leggi anche