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Il video dei sacchi lanciati dalla finestra della Casa Bianca: Trump parla di AI, ma è autentico

06 Settembre 2025 - 14:24 Marianna Satta
Le versioni sul video sono contrastanti: il portavoce della Casa Bianca parla di lavori di manutenzione, mentre Trump nega l'autenticità

Un video virale circolato su internet durante il weekend del Labor Day del 2025 ha mostrato due oggetti, apparentemente dei sacchi della spazzatura, essere lanciati da una finestra del secondo piano della Casa Bianca da un uomo. Questo filmato ha scatenato speculazioni sulla salute del Presidente Donald Trump o persino sulla sua morte. Un portavoce della Casa Bianca aveva inizialmente confermato l’autenticità del video, spiegando che si trattava di un operaio incaricato di manutenzioni di routine effettuate mentre il Presidente era assente, ma Trump ha poi “smentito” il tutto.

Per chi ha fretta

  • Un video virale mostra due sacchi neri lanciati da una finestra della Casa Bianca, che dovrebbe essere blindata.
  • Trump nega la possibilità, sostenendo che le finestre siano sigillate e troppo pesanti per essere aperte e che il video potrebbe essere frutto dell’intelligenza artificiale.
  • Analisi di luci, ombre, vento e audio confermano l’autenticità del video.
  • La Casa Bianca parla di normali lavori di manutenzione in assenza del Presidente.
https://twitter.com/patriottakes/status/1962502310476603655

La risposta di Trump

Il Presidente Donald Trump ha replicato alle domande sul video affermando che «deve essere un falso» e «probabilmente generato dall’intelligenza artificiale». Ha sostenuto che le finestre della Casa Bianca non possono essere aperte perché sono «pesantemente blindate e antiproiettile» e sigillate. Trump ha poi raccontato che la moglie, Melania, si è recentemente lamentata di voler un po’ d’aria fresca, ma le finestre sono antiproiettile e pesano circa 600 libbre (circa 272 kg) ciascuna, rendendone impossibile l’apertura. Un’analisi tecnica mostra che, pur non essendo nota la composizione esatta per motivi di sicurezza, le dimensioni e i materiali più probabili portano a un peso stimato di circa 220 kg per finestra. Il dato non è distante dalle affermazioni presidenziali, ma resta l’interrogativo: il video mostrante una finestra aperta per metà è veritiero?

La posizione della ripresa

Per assicurare l’autenticità del filmato, è stato innanzitutto necessario ricostruire il punto di registrazione. Il post con il video è apparso in maniera anonima sulla pagina Instagram di Washingtonianprobs. Confrontando le immagini con fotografie panoramiche disponibili online, la prospettiva sembra corrispondere a quella della terrazza con vista VUE Hotel a Washington DC. Questo ha permesso di collocare con precisione l’angolazione della finestra da cui sarebbero stati lanciati i sacchi e di verificare la coerenza degli altri elementi.

Foto dal sito di VUE che mostra il punto della terrazza panoramica in cui si vede la finestra (cerchiata in rosso) inquadrata nel video virale.

I dati che abbiamo: luci e vento

L’analisi della luce è stata il passo successivo. Sapendo l’orario di apertura del VUE di domenica 31 Agosto, data in cui è comparso il video, è stato necessario calcolare la posizione del sole su Washington tra le 11:00 e le 12:00. Utilizzando Google Earth, per l’esatta posizione della Casa Bianca, e strumenti di calcolo della posizione solare, è stato confermato che le ombre visibili nel video corrispondono perfettamente alla traiettoria solare. Le ombre non risultano manomesse né generate artificialmente e cadono nei punti attesi. Il vento ha poi contribuito a rafforzare la verosimiglianza. I dati meteo indicano una brezza moderata di circa 14,3 km/h proveniente tra sud e ovest. Le due bandiere visibili nel filmato si muovono in modo coerente con questa direzione e potenza, dettaglio difficilmente falsificabile in post-produzione.

L’audio prova che i sacchi sono più di uno

L’audio fornisce ulteriori indizi. Tra il brusio tipico di un bar, rumori di posate, bicchieri e musica d’ambiente si distinguono due voci principali che commentano i fatti. Le voci risultano autentiche e senza segnali di manipolazioni digitali. «L’hai ripreso? Fammi vedere…», dice una delle due persone mentre il primo sacco viene lanciato. Dopo una breve pausa, lo stesso uomo commenta «Oh eccolo! L’hai ripreso bene? Stai facendo lo zoom?», poco prima che un secondo sacco cada nel vuoto. La presenza di due sacchi distinti è coerente con la reazione divertita dei testimoni, che ridono e commentano entrambe le volte dicendo che si tratti di qualcosa di «surreale» e degno di uno «show televisivo».

Foto a confronto del primo e del secondo lancio dei sacchi dalla finestra della casa bianca, ripresi a poca distanza temporale l’uno dall’altra.

Il protocollo di sicurezza e la versione ufficiale

Secondo il protocollo, gli appaltatori non possono entrare nella residenza presidenziale se il Presidente è presente. Al momento della presunta registrazione, domenica 31 agosto, intorno a mezzogiorno, Trump si trovava nel suo golf club in Virginia, come confermato dalla stampa. Questa informazione è coerente con la spiegazione che il portavoce della Casa Bianca ha rilasciato a Newsweek, secondo cui i lavori di manutenzione sono stati eseguiti durante l’assenza del Presidente. Tali lavori sono giustificati dal rifacimento dello Studio Ovale e alla costruzione di una sala da ballo da 200 milioni di dollari, voluti da Trump.

I precedenti

Un ulteriore elemento a supporto arriva da fotografie scattate nel 2017 dal fotografo Michael Raynolds per l’European Pressphoto Agency. Le immagini ritraggono la finestra centrale ad arco, ossia quella del salotto della West Hall della Casa Bianca. Nelle foto si vede un uomo compiere operazioni all’esterno rimanendo all’interno del salotto, con la finestra visibilmente aperta. Questo precedente dimostra che, contrariamente a quanto sostenuto da Trump, alcune finestre della residenza possono effettivamente essere aperte in determinate circostanze.

Conclusioni

Si può quindi concludere, contrariamente a quanto affermato da Trump, che in assenza di segni evidenti di manipolazione o incongruenze tra luci, ombre, vento, suoni e spiegazioni del portavoce ufficiale, il video sia autentico. Rimangono irrisolti i quesiti su cosa ci fosse all’interno dei sacchi e sul perché una finestra, che secondo le dichiarazioni presidenziali dovrebbe essere inamovibile, sia stata effettivamente aperta. Il filmato resta quindi una testimonianza genuina ma ambigua.

“BUG – Bufale USA e getLe ta” è la rubrica di Open Fact-checking dedicata alle falsità e le notizie fuorvianti provenienti dagli Stati Uniti. Il nome richiama il “bug di sistema” informatico, metafora per le distorsioni e le stranezze dell’infosfera americana.

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