Elezioni regionali, tutte le date e i candidati in corsa per la tornata autunnale. Sette le regioni al voto


Quello che sta per cominciare sarà un autunno fitto di appuntamenti elettorali, ma “spezzettati”. I cittadini di sette Regioni – Veneto, Valle d’Aosta, Toscana, Marche, Puglia, Campania e Calabria – saranno chiamati a eleggere i nuovi presidenti. Il calendario non sarà unificato: niente election day, come qualcuno aveva auspicato. Ogni Regione deciderà in autonomia la propria data, con un unico vincolo stabilito dal Consiglio di Stato: tutte le consultazioni dovranno svolgersi entro il 23 novembre. Ma chi sono i candidati in corsa? Quando si voterà in ciascuna Regione?
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La Valle d’Aosta
Sarà proprio il “Tetto d’Italia”, la Valle d’Aosta, ad aprire le danze di questa tornata elettorale tutta autunnale, domenica 28 settembre, in una sola data. Regione a statuto speciale, anche le elezioni qui hanno una natura e dinamiche diverse dal resto dello Stivale, perché i cittadini sono chiamati ad eleggere i soli consiglieri regionali, mentre il presidente di Regione verrà eletto in seguito dal Consiglio regionale, quando si sarà insediato. L’eventuale turno di ballottaggio per le comunali si terrà il 12 ottobre e la prima riunione del Consiglio sarà il 28 ottobre. Attualmente la Valle d’Aosta è governata da una maggioranza autonomista-progressista guidata da Renzo Testolin di Union Valdôtaine (Uv) con il sostegno del Pd e di altri movimenti locali.
Le Marche
Il 28 e il 29 settembre è il turno anche della regione Marche, dove il governatore uscente è Francesco Acquaroli, in corsa per un secondo mandato per il centrodestra. A schierarsi contro di lui, invece, c’è Matteo Ricci, espressione del centrosinistra. La “casella Marche” ha un valore politico particolare per il centrodestra: fu una delle prime conquiste locali di Fratelli d’Italia, subito dopo l’Abruzzo di Marco Marsilio nel 2019. Non a caso Giorgia Meloni tiene molto alla riconferma del “suo uomo”. Acquaroli, già sindaco di Potenza Picena (2014-2018), ha iniziato la carriera politica giovanissimo nel Movimento Sociale Italiano. È stato deputato con Fratelli d’Italia e membro della Commissione parlamentare per le questioni regionali, prima dell’elezione a presidente della Regione. Dall’altra parte c’è Matteo Ricci: riformista, ex sindaco di Pesaro e oggi europarlamentare. La sua candidatura ha vissuto un momento di incertezza a luglio, quando – con le trattative ormai quasi chiuse – è finito al centro dell’inchiesta “Affidopoli”, accusato di concorso in corruzione. Nonostante questo, alla fine ha incassato il via libera di tutta la coalizione.
Calabria
Seguirà la Calabria, dove le elezioni regionali si terranno il 5 e 6 ottobre. Un appuntamento arrivato a sorpresa: il voto è stato annunciato il 31 luglio, quando il presidente uscente Roberto Occhiuto, espressione del centrodestra, eletto nel 2021 e indagato per corruzione in un’inchiesta della Procura di Catanzaro, ha scelto di dimettersi per “ricandidarsi”. Lo ha comunicato lui stesso in un video diffuso sui social. Sulla sua nuova candidatura non ci sono mai stati dubbi: Occhiuto ha ottenuto subito l’appoggio compatto di tutto il centrodestra. Sul fronte opposto, anche il centrosinistra si è mosso rapidamente, convergendo su Pasquale Tridico, europarlamentare del Movimento 5 Stelle ed ex presidente dell’Inps. Attorno a lui si è formata una coalizione ampia che conta 11 partiti, tra cui M5S, Partito Democratico, Italia Viva e Alleanza Verdi-Sinistra. A restare fuori sarà invece Azione: Carlo Calenda ha chiarito che il suo partito non sosterrà questa alleanza.
Toscana
Sarà poi il turno della Toscana: domenica 12 e lunedì 13 ottobre. La fase pre-elettorale è stata particolarmente agitata per il centrosinistra, l’area di appartenenza del governatore uscente Eugenio Giani, che corre per un secondo mandato. La sua ricandidatura non è arrivata senza ostacoli. Le maggiori resistenze sono arrivate inizialmente dal Movimento 5 Stelle: in consiglio regionale oggi all’opposizione, i pentastellati sembravano intenzionati a sostenerlo, salvo poi frenare e riaprire il dibattito. La questione si è risolta soltanto con il voto degli iscritti, che alla fine hanno detto sì a Giani. Non sono mancati dubbi anche dentro il Pd. La segretaria Elly Schlein ha esitato a lungo, preferendo inizialmente puntare su un nome più vicino alla sua area. A pesare, però, è stato il forte radicamento di Giani a livello locale: il sondaggio di Swg lo indica come il quarto governatore più apprezzato d’Italia. Alla fine la segretaria ha rinunciato a imporre un candidato alternativo e ha dato il via libera alla sua ricandidatura. Sul fronte opposto, il centrodestra si presenterà unito con Alessandro Tomasi, sindaco di Pistoia, un “Fratello d’Italia”, su cui si è registrata la convergenza di tutte le forze della coalizione.
Campania
Qui il quadro resta ancora in fase di definizione, e persino la data ufficiale del voto non è stata fissata. La partita in Campania, reduce da due mandati del governatore dem Vincenzo De Luca, è ancora tutta aperta. Per il centrosinistra scende in campo Roberto Fico, esponente del Movimento 5 Stelle ed ex presidente della Camera. La sua candidatura si è delineata con lentezza, anche a causa dell’uscita di scena di De Luca, che in un primo momento aveva sperato di poter incidere direttamente sulla scelta del successore. Se il centrosinistra ha trovato la quadra, il centrodestra è ancora in fase di stallo. In un primo momento il nome più accreditato sembrava quello di Edmondo Cirielli, viceministro agli Esteri del governo Meloni. Un altro nome sul tavolo è stato quello di Giosy Romano, avvocato, esperto di politiche per lo sviluppo industriale e oggi coordinatore unico della Zes Unica per il Sud Italia, vicino a Raffaele Fitto. Nelle ultime settimane però l’attenzione sembra essersi spostata tutta su Mara Carfagna, esponente di Noi Moderati, con un passato nel centrodestra e poi all’opposizione: era approdata ad Azione, di cui è stata presidente dal 2022 al 2024.
Veneto
Nessuna data fissata anche per il Veneto, la regione dove ha governato per 15 anni Luca Zaia. Nel centrodestra è ancora tutto in alto mare. I nomi più accreditati a prendere il posto del “doge” a Palazzo Balbi sono due. Per la Lega spicca Alberto Stefani, 32 anni, deputato ed ex sindaco di Borgoricco, considerato una delle giovani promesse del Carroccio. Se invece la scelta dovesse ricadere su Fratelli d’Italia, il nome su cui Giorgia Meloni sembra puntare è quello del senatore Luca De Carlo. Il centrosinistra, invece, si è già compattato attorno a Giovanni Manildo, trevigiano, classe 1969, ex sindaco di Treviso.
Puglia
Nessuna data fissata in agenda per la Puglia, anche se probabilmente si presenterà alle consultazioni del 23 novembre, l’ultima data disponibile. Intanto, dopo uno psicodramma durato settimane, il centrosinistra (che si presenterà in Puglia sotto la veste del campolargo) ha scelto il proprio candidato: sarà Antonio Decaro, europarlamentare tra le fila dei dem ed ex sindaco di Bari. Un nome che è sembrato il favorito fin da subito, complice il boom di preferenze raccolte alle ultime europee: mezzo milione. Prima di accettare la candidatura, ha posto una condizione: che Michele Emiliano non si candidasse come consigliere regionale. Il passo indietro del governatore uscente è arrivato grazie alla mediazione di Elly Schlein. Nessun intervento, invece, su Nichi Vendola, che Decaro avrebbe preferito fuori dalla partita: l’ex presidente di Regione di Sinistra italiana sarà il capolista di Avs. Nel centrodestra la partita appare ancora più intricata. In un primo momento era circolato il nome di Mauro D’Attis, deputato di Forza Italia, vicepresidente della Commissione parlamentare Antimafia e commissario regionale del partito. Ora, però, i riflettori sembrano puntati su Marcello Gemmato, sottosegretario alla Salute ed esponente di Fratelli d’Italia, considerato molto vicino – politicamente e personalmente – alla premier Giorgia Meloni.
Le date delle prossime elezioni regionali in sintesi
- Valle d’Aosta: domenica 28 settembre.
- Marche: domenica 28 e lunedì 29 settembre.
- Calabria: domenica 5 e lunedì 6 ottobre.
- Toscana: domenica 12 e lunedì 13 ottobre.
- Campania: da definire.
- Veneto: da definire.
- Puglia: da definire.