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Tensione alle stelle tra Madrid e Tel Aviv: vietato l’ingresso di due ministre spagnole in Israele. La crisi diplomatica dopo le misure di Sanchez

09 Settembre 2025 - 12:47 Ygnazia Cigna
Dopo il blocco, la Spagna ha richiamato la propria ambasciatrice a Tel Aviv per consultazioni

Due membri del governo spagnolo, la vicepremier e ministra del Lavoro Yolanda Díaz e la ministra della Gioventù Sira Rego, sono stati bloccati all’ingresso in Israele, dando vita a un’escalation diplomatica tra Madrid e Tel Aviv. La decisione è arrivata dopo che le due esponenti della coalizione Sumar avevano definito Israele «Stato genocida» e sostenuto iniziative di boicottaggio contro il Paese. In risposta alle «calunniose accuse di antisemitismo» e alle «misure inaccettabili» contro le due ministre, la Spagna ha richiamato la propria ambasciatrice a Tel Aviv per consultazioni. Oggi, inoltre, c’è l’Assemblea generale dell’Onu a New York, dove la Spagna e altri Paesi chiederanno il riconoscimento dello Stato palestinese.

Le iniziative del governo spagnolo contro Israele

Lo scontro tra i due Paesi è iniziato ieri dopo che il premier spagnolo, Pedro Sánchez, ha annunciato una serie di provvedimenti contro Israele «per fermare il genocidio a Gaza, per perseguire gli autori e per sostenere la popolazione palestinese»: rafforzamento dell’embargo sulle armi, già in vigore dall’ottobre 2023, divieto del transito alle navi che trasportano carburante destinato alle forze israeliane, aumento degli aiuti umanitari a Gaza fino a 150 milioni di euro nel 2026, incremento dei fondi all’Unrwa (l’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi), ed embargo sui beni provenienti dagli insediamenti israeliani in Cisgiordania.

Le dichiarazioni di Pedro Sanchez

Il premier, ieri, era stato durissimo. Senza mezzi termini aveva dichiarato: «Quello che fa Israele non è difendersi, è sterminare un popolo indifeso e violare le leggi del diritto umanitario». Oltre ad aver condannato il sequestro degli ostaggi da parte di Hamas. «Ma con la stessa convinzione, il governo di Spagna crede che una cosa sia proteggere il tuo Paese, la società e un’altra, molto diversa, è bombardare ospedali e uccidere per fame bambini innocenti», aveva detto ancora.

La ministra bloccata: «Stato genocida»

La ministra Sira Rego, interpellata da la Repubblica, ha definito il blocco israeliano «la risposta tipica di uno Stato genocida che da due anni ignora il diritto internazionale», accusando Tel Aviv di voler «intimidire chi denuncia le atrocità nella Striscia» e di tentare di «zittire qualsiasi dissenso che sfugge alla loro propaganda».

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