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Giuseppe Reina: l’ex primario di Catania sospeso per violenza sessuale

10 Settembre 2025 - 08:56 Alba Romano
giuseppe reina violenza sessuale
giuseppe reina violenza sessuale
L'indagine su episodi dal 2018 al 2024. Il gip nega l'arresto

Giuseppe Reina, medico 63enne attualmente in servizio nel sistema pubblico sanitario di Catania, è stato sospeso dall’incarico perché indagato per violenza sessuale. Secondo l’accusa quando era primario di un reparto nell’ospedale di Paternò, avrebbe tenuto «comportamenti espliciti finalizzati a ottenere prestazioni sessuali da personale femminile della struttura». E, forte del suo ruolo gerarchico, «anche durante i turni di lavoro». Il gip ha ravvisato gravi indizi per uno solo dei diversi casi contestati dalla Procura. Quello ai danni di una collega medico chirurgo che avrebbe costretto a subire atti sessuali.

Il provvedimento

Secondo la procura l’indagato avrebbe agito sulla base «dell’abuso dell’autorità». E anche nel timore, da parte delle vittime, di «subire pregiudizi nella sfera professionale». I fatti sarebbero avvenuti nell’ospedale e sarebbero stati ripresi da un impianto di videosorveglianza. Il gip ha ravvisato però i gravi indizi di colpevolezza per una sola violenza sessuale, «commessa ai danni di una collega medico chirurgo. Approfittando dello stato di soggezione della vittima, come conseguenza della sua condizione di subordinata l’avrebbe indotta a subire atti sessuali», sostiene la procura. Episodi avvenuti anche in presenza di pazienti. Reina avrebbe fatto «avance sessuali alla dottoressa». Con «gesti rapidi tali da impedire alla vittima di sottrarsi alla sua azione, di difendersi e, comunque, di manifestare il suo dissenso».

Sei anni

I fatti contestati sarebbero stati commessi dal dicembre del 2018 al settembre del 2024.La Procura aveva chiesto nei confronti dell’indagato l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Richiesta che il gip ha rigettato ritenendo invece, per un solo episodio contestato, di emettere la misura interdittiva della sospensione delle funzioni pubbliche di Reina per dodici mesi in aziende ospedaliere, aziende sanitarie e, più in generale, in strutture sanitarie pubbliche o a partecipazione pubblica. La Procura si è riservata di impugnare il rigetto dell’arresto.

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