Che cos’è l’oggetto caduto sulla nave Alma della Global Sumud Flotilla


A distanza di circa 24 ore, un’altra imbarcazione della Global Sumud Flotilla, l’Alma, è stata colpita in acque tunisine. Anche questa volta il video mostra un oggetto infuocato cadere dall’alto, che non risulta compatibile con un razzo segnalatore. Questa volta, l’equipaggio è riuscito a domare l’incendio, rinvenendo un oggetto sul punto dell’impatto compatibile con un ordigno incendiario lanciato da un drone.
Per chi ha fretta
- Il video mostra un oggetto infuocato cadere dall’alto, con caratteristiche non compatibili con un razzo segnalatore.
- L’equipaggio è riuscito a domare l’incendio e ha recuperato un corpo cilindrico compatibile con una granata incendiaria avvolta in materiale plastico.
- Nelle immagini dell’oggetto si nota anche una sostanza giallognola, compatibile con un gel infiammabile.
- Sui social circolano accuse contro Israele indicando granate simili all’oggetto ritrovato, ma granate di questo tipo e colore sono utilizzate in vari Paesi.
Analisi
Una delle telecamere a bordo ha ripreso la scena, mostrando un oggetto infuocato scende dall’alto. Le immagini sono sovrapponibili a quelle dell’attacco precedente.

A differenza del primo episodio, non sono stati colpiti materiali facilmente infiammabili, permettendo all’equipaggio di limitare i danni.
Perché non risulta compatibile con un razzo segnalatore
Il video ripreso dalla telecamera a bordo mostra un oggetto in caduta che non risulta compatibile con un razzo di segnalazione, il quale si accende ad alta quota per poi bruciare a lungo, scendendo lentamente, mentre nelle immagini, simili a quelli dell’altro episodio, l’accensione avviene a breve distanza dalla nave scendo a una velocità maggiore in assenza di un paracadute.

L’oggetto recuperato compatibile con una granata incendiaria
L’oggetto estraneo rinvenuto sul posto risulta avere un corpo cilindrico simile a una bomboletta spray, avvolto in materiale plastico ormai bruciato dalle fiamme.

L’oggetto cilindrico risulta compatibile con una granata incendiaria (sotto un esempio con una granata simile, ma non esattamente lo stesso identico modello).

Parliamo di un ordigno che, una volta tolta la sicura e dopo averla lanciata, sprigiona una fiamma dalla parte superiore.
I tempi di accensione e il materiale viscoso
Nel seguente video è possibile comprende quanto tempo passa dal momento della rimozione della sicura a quello del rilascio delle prime scintille. Ecco perché, se lanciato da un drone, l’ordigno si accende solo a una certa distanza, senza danneggiare il velivolo.
Nelle foto e nei video diffusi dall’equipaggio si nota non solo una cinghia di plastica attorno alla granata, ma anche un materiale viscoso di colore giallognolo. Non si esclude che possa trattarsi di una sostanza infiammabile simile a quella mostrata nel video d’esempio citato in precedenza.

Le accuse, senza prove, di una granata israeliana
Come nel caso precedente, sui social sono circolate accuse secondo cui la granata sarebbe di fabbricazione israeliana, condividendo immagini come quella sotto riportata.

Granate incendiarie di questo tipo sono in uso in diversi Paesi e teatri di conflitto, rendendo impossibile attribuire con certezza la provenienza sulla base delle sole immagini, soprattutto se l’oggetto risulta danneggiato dall’incendio (come in questo caso).

Al momento, però, non ci sono prove che colleghino direttamente l’episodio all’esercito israeliano.
Conclusioni
In questo secondo episodio riscontriamo elementi più concreti rispetto al primo. I video confermano la caduta di un oggetto infuocato dall’alto, come nell’altro caso, mentre il ritrovamento a bordo indica la presenza di un oggetto compatibile con una granata incendiaria legata a un altro oggetto contenente del materiale infiammabile. L’ipotesi di un ordigno sganciato da un drone resta quella più coerente con le evidenze raccolte.