Brasile, Bolsonaro condannato a 27 anni e tre mesi per il tentato colpo di Stato


La Prima Sezione della Corte Suprema del Brasile ha condannato Jair Bolsonaro a 27 anni e tre mesi di carcere, insieme ad altri sette ex membri del suo governo, per il tentato colpo di Stato e altri quattro reati correlati, tra cui attentato allo Stato di diritto e appartenenza a un’organizzazione criminale. Secondo la sentenza, l’ex presidente avrebbe orchestrato un fallito golpe per cercare di mantenere il potere dopo la sconfitta elettorale del 2022 contro l’attuale presidente Lula. Il voto decisivo, che ha spezzato la lancia definitivamente in favore della colpevolezza, è stato quello della togata Cármen Lúcia. Con lei hanno votato anche Alexandre de Moraes e Flávio Dino. Ieri, invece, il giudice Luiz Fux aveva votato chiedendo l’assoluzione dell’ex capo di Stato. A votare per ultimo è stato il presidente del collegio, Cristiano Zanin. «La condanna di Jair Bolsonaro è molto sorprendente», è quello che «hanno cercato di fare con me», ha detto Donald Trump.
Il golpe di gennaio 2023: di cosa è colpevole Bolsonaro
La vicenda riguarda il tentativo di sovvertire l’ordine democratico in seguito alla sconfitta elettorale di Bolsonaro. L’8 gennaio 2023, quasi come un perfetto riflesso dell’attacco a Capitol Hill avvenuto nel gennaio di due anni prima, i sostenitori dell’ex capo di Stato hanno assaltato il Congresso, il Palazzo presidenziale e la Corte Suprema a Brasilia. Secondo i giudici, la mente dietro a questo attacco alle istituzioni sarebbe stato proprio l’ex presidente, che è stato ritenuto colpevole anche di abolizione dello stato di diritto democratico, organizzazione criminale armata, danneggiamento qualificato di beni pubblici (definito «di portata amazzonica») e deterioramento del patrimonio storico.
La pianificazione degli assassinii di Lula e Moraes e l’appoggio dell’esercito
Secondo Cármen Lúcia, Bolsonaro si sarebbe macchiato della colpa di «seminare il seme maligno dell’antidemocrazia», iniziando addirittura a progettare il complotto da luglio 2021. In quei mesi, secondo i giudici, lui e i suoi collaboratori avrebbero anche pianificato gli assassinii di Lula e dell’allora presidente della Corte elettorale superiore Alexander de Moraes. La loro speranza sarebbe stata di sfruttare il momento di caos e disordine per riprendere il controllo del Paese con l’aiuto dell’esercito.
Dove si trova ora Bolsonaro
Il leader brasiliano si trova attualmente ai domiciliari, ma non sarà trasferito immediatamente nella sua cella. Bisognerà infatti attendere tutti i gradi di giudizio, dopo gli inevitabili appelli che saranno presentati dalla sua difesa. In Brasile è possibile fare ricorso contro una condanna (o un’assoluzione) della Corte suprema al massimo due volte.
Foto copertina: ANSA / SEBASTIAO MOREIRA | L’ex presidente del Brasile Jair Bolsonaro cammina nella sua residenza a Brasilia, Brasile, 3 settembre 2025