Eredità Baudo, la diffida di Dina Minna a Katia Ricciarelli: «Non voleva più vederti»


«Già quando ero sposata con Pippo ho scoperto che lui le aveva intestato due appartamenti. Bah, forse con le segretarie si fa così». Katia Ricciarelli torna sul rapporto tra il presentatore e Dina Minna. Ma intanto lei si arrabbia: «Ma se alla fine Pippo a Katia non voleva più neanche vederla!», è il virgolettato che le attribuisce oggi Il Giornale. Che fa sapere di una diffida mandata proprio dalla segretaria alla soprano. E firmata dall’avvocato Jacopo Pensa, amico anche del conduttore.
La diffida
La diffida è stata notificata ieri. E riporta in dettaglio che non era Minna a impedire a Ricciarelli di parlare con Baudo. Era lui a rifuggire con cura ogni rischio di incontrarla. Anche se il Corriere della Sera dice che molti tra gli amici di Pippo dicevano la stessa cosa: parlare con lui era diventato quasi impossibile. Dina filtrava ogni telefonata. Anche quelle di Loretta Goggi, che nell’ultimo anno non era riuscita a sentirlo. Decideva lei su molte cose, tant’è che qualche malizioso l’aveva ribattezzata Bau-Dina. La scoperta del lascito simile a quello dei figli nel testamento non ha stupito infatti Tiziana e Alessandro. E quando Pippo è spirato, nella stanza del Campus Biomedico, con lui c’erano Dina e Tiziana che si tenevano per mano.
Dina Minna e Katia Ricciarelli
Nella diffida a Ricciarelli si chiede di cambiare registro. A partire dall’intervista a Verissimo in programma domani, sabato 13 settembre. E si preannunciano in caso contrario azioni legali. E l’avvocato Pensa risponde anche alla questione dell’impossibilità di contattare Baudo: «Non le viene neppure in mente che Dina altro non faceva che seguire le indicazioni di Pippo che non voleva sapere di avere contatti con lei. Innumerevoli sono gli esempi di tale sua volontà manifestata anche ad altre persone, tra cui annovero io stesso». I suoi giudizi sull’eredità, conclude la diffida, la Ricciarelli può tenerseli per sé: perché la cosa non la riguarda.