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Istat: occupazione record nel Mezzogiorno. Meloni: «Ci accusavano di voler spaccare l’Italia, ma questa è la strada giusta»

12 Settembre 2025 - 13:23 Ugo Milano
meloni istat
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Nel secondo trimestre 2025 +226mila occupati in un anno. Il tasso di occupazione nel Sud supera per la prima volta il 50% dall’inizio delle rilevazioni Istat

«Ci accusavano di voler spaccare l’Italia, ma la verità è che abbiamo scelto di credere nelle energie, nel talento e nella forza del Sud. Abbiamo avuto il coraggio di dire basta alla stagione dell’assistenzialismo, che per troppo tempo ha alimentato l’idea di un Mezzogiorno condannato a restare indietro. Abbiamo investito in infrastrutture, lavoro, merito. Lavoriamo per mettere il Sud in condizione di competere ad armi pari e di dimostrare, finalmente, tutto il suo valore». Lo scrive sui social la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, commentando i dati Istat di oggi che, sostiene, «certificano il numero di occupati nel Mezzogiorno più alto mai registrato dal 2004. La strada è giusta, e continueremo a percorrerla, per costruire finalmente un’Italia nella quale tutti abbiano le stesse opportunità».

Cosa ha rilevato Istat

Nel secondo trimestre del 2025 il mercato del lavoro italiano mostra segnali di stabilità e crescita, con un aumento di 226mila occupati rispetto allo stesso periodo del 2024. Secondo l’Istat, il numero complessivo di occupati si attesta a circa 24 milioni 169mila persone, sostanzialmente invariato rispetto ai tre mesi precedenti. Aumentano gli indipendenti, mentre si registra un leggero calo dei dipendenti a tempo indeterminato e a termine, compensato dall’incremento dei lavoratori autonomi. Il tasso di occupazione tra i 15 e i 64 anni rimane stabile al 62,6%, con variazioni positive per le donne, gli over 50 e le regioni meridionali.

Il Mezzogiorno da record

Il Mezzogiorno, in particolare, raggiunge un record storico: il tasso di occupazione tra i 15 e i 64 anni sale al 50,1%, il valore più alto dall’inizio delle serie storiche Istat nel 2004. Si tratta di un incremento rispetto al 49,9% del primo trimestre 2025 e al 49,3% dello stesso periodo del 2024. Nel secondo trimestre 2025 le persone occupate nel Sud erano 6 milioni 549mila, 96mila in più rispetto a un anno fa.

Tasso di disoccupazione stabile, scendono gli inattivi

Anche il tasso di disoccupazione resta stabile sul trimestre, al 6,3%, mostrando un lieve calo di 0,1 punti rispetto allo stesso trimestre del 2024. Il numero di disoccupati è pari a 1 milione 623mila, mentre continua la diminuzione degli inattivi tra i 15 e i 64 anni, scesi di 150mila unità in un anno a quota 12 milioni 294mila. Il tasso di inattività rimane stabile sul trimestre al 33%, in calo di 0,4 punti rispetto al secondo trimestre 2024.

La crescita dell’occupazione industriale

L’analisi settoriale evidenzia una crescita significativa dell’occupazione industriale, che raggiunge 4 milioni 822mila addetti, il livello più alto dal quarto trimestre del 2008, con un incremento di 84mila unità in un anno. Positiva anche la dinamica nei servizi, con 16 milioni 874mila occupati, in aumento di circa 100mila unità rispetto al secondo trimestre 2024. Nel settore agricolo si registrano 813mila occupati, mentre le costruzioni contano 1 milione 660mila addetti. Sul fronte del lavoro a tempo pieno e parziale, prosegue l’inversione di tendenza: gli occupati a tempo pieno aumentano di 476mila unità (+2,4% su base annua), più che compensando il calo dei lavoratori a tempo parziale (-250mila, -6,1%). I dati confermano una dinamica di lungo periodo, con una crescita costante dei dipendenti a tempo indeterminato (+296mila) e degli indipendenti (+150mila), mentre prosegue per l’undicesimo trimestre consecutivo la riduzione dei dipendenti a termine (-221mila, -7,7%).

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