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Molfetta, musicista della banda colpito dalla gomitata durante la festa patronale. «Senza senso, Vincenzo non esce più di casa» – Il video

12 Settembre 2025 - 14:21 Alba Romano
La madre del ragazzo colpito da un passante: «Mio figlio è traumatizzato». L'aggressore sarebbe già stato individuato dalle forze dell'ordine

Doveva essere una serata di festa, ma non è stato così per Vincenzo Minervini, 33 anni, musicista della banda che ogni anno accompagna la celebrazione della Madonna dei Martiri di Molfetta, in provincia di Bari. La sera di lunedì 8 settembre, mentre percorreva le vie cittadine suonando insieme ai suoi compagni, è stato improvvisamente colpito con una gomitata in pieno volto da uno sconosciuto. Un gesto violento quanto inaspettato, che lo ha fatto barcollare davanti a decine di persone, lasciando attoniti i presenti. Le conseguenze fisiche sono gravi: una frattura al naso, alcuni denti rotti, venti giorni di prognosi e un labbro tumefatto. Ma, secondo la madre Filomena, la ferita più profonda è quella interiore: «Mio figlio è traumatizzato – ha spiegato al Corriere della Sera – Ha riportato la frattura del naso e di alcuni denti. È molto spaventato e ha paura anche a uscire di casa».

Chi è Vincenzo Minervini

Il video dell’aggressione si è diffuso rapidamente sui social. «Un episodio inaccettabile, che non deve più ripetersi», commenta la donna, che descrive Vincenzo come un giovane legato alla tradizione bandistica per passione e devozione. Muratore in Abruzzo, ogni anno Minervini torna a Molfetta per partecipare alla festa, seguendo le orme del padre e del fratello, entrambi nella confraternita. Dopo l’aggressione, alcuni passanti si sono precipitati ad aiutarlo, tamponando il sangue e accompagnandolo fino all’arrivo dei soccorsi. Subito dopo, la corsa in ospedale per le prime cure. «Nessuno tocchi i figli – dice ancora la madre con la voce rotta – perché ferire un figlio significa ferire i genitori».

La vicinanza delle istituzioni

Il vicesindaco e alcuni assessori hanno incontrato il giovane in Comune: «Si è trattato di un gesto che colpisce non solo Vincenzo ma tutta la città. La banda rappresenta unità e condivisione, chi ne fa parte porta con sé un messaggio di armonia e bellezza». L’aggressore, a quanto si apprende, sarebbe già stato individuato dai carabinieri. Il Comune ha ribadito la sua posizione: «Condanniamo con fermezza ogni forma di violenza e confermiamo la nostra vicinanza, certi che la musica e la coesione civile saranno la risposta più forte a ogni atto di sopraffazione». In casa Minervini resta la paura. Vincenzo non sa se avrà la forza di tornare presto a suonare con la banda. «Dice di sì – conclude la madre – ma non subito. È rimasto scioccato, ci vorrà tempo».

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