I ritorni tiepidi di Zero, David, Paradiso e Lauro. Anche la Pausini massacra Grignani, a salvarci Salmo e Tropico. Le nostre recensioni

Centomilacarie – Acqua santa

Una canzone meravigliosamente amara per raccontare la vita di periferia, per farci respirare quell’aria lì, per farci passeggiare quelle strade lì, per portarci dove di solito non si va. Centomilacarie, di sicuro tra i più interessanti nuovi volti del pop italiano, con Acqua santa ci offre una visione nuda e cruda, senza riuscire a celare uno sconfinato amore per le proprie origini, mescolando in maniera meravigliosamente distorta la familiarità rassicurante delle situazioni più complesse. Come a voler dire: «Da qua arrivo e qui fondamentalmente rimarrò sempre», ma usando il concetto per trarne ispirazione, come se fosse una memoria sensoriale, e non per rivendersi sui social come un trapper qualsiasi, che nella maggior parte dei casi risolve quello che è un bivio esistenziale, l’altra faccia della medaglia del riscatto, con soldi e “bitch”. Qui parliamo di tutt’altra cosa, di tutt’altra musica, di tutt’altro livello. Bellissimo pezzo.