Cremlino: «La Nato è di fatto in guerra con la Russia». Crosetto avverte: «Se ci attaccano non siamo pronti»


Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov alza il livello dello scontro verbale con l’Occidente, dichiarando che «la NATO è di fatto coinvolta» nel conflitto russo-ucraino a causa del sostegno militare dei Paesi occidentali all’Ucraina. «La Nato è in guerra con la Russia. Questo è ovvio e non richiede ulteriori prove», ha affermato Peskov secondo quanto riportato dall’agenzia Tass. L’Occidente guarda con preoccupazione all’eventualità di un’estensione del conflitto: secondo il ministro della Difesa Crosetto, l’Italia non sarebbe preparata a un eventuale attacco russo.
La risposta alle parole di Trump
Il portavoce russo ha commentato le recenti dichiarazioni del presidente americano Donald Trump, secondo cui «la pazienza con Putin si sta esaurendo». Peskov ha replicato sostenendo che «la Russia resta aperta e pronta al dialogo», spostando però la responsabilità dell’impasse sui negoziati su altri attori. Secondo quanto riferito dall’agenzia Interfax, Peskov ha accusato l’Ucraina di «rallentare artificialmente il processo» negoziale e ha puntato il dito contro l’Europa, accusandola di «interferire nella questione». Il riferimento potrebbe essere al recente rifiuto da parte di Zelensky di raggiungere Mosca per parlare con Putin.
Crosetto avverte: «Non siamo pronti ad un attacco»
Qualora il deteriorarsi dei rapporti tra Russia e Occidente sfociasse in un conflitto l’Italia non sarebbe in grado di sostenerlo. Lo ha fatto presente il ministro della Difesa Guido Crosetto alludendo a una qualsiasi eventualità di questo tipo: «Non siamo pronti né ad un attacco russo né ad un attacco di un’altra nazione, lo dico da più tempo. Penso che abbiamo il compito di mettere questo Paese nella condizione di difendersi se qualche pazzo decidesse di attaccarci: non dico Putin, dico chiunque». Il ministro attribuisce quest’impreparazione alla mancanza di investimenti. Non siamo pronti – ha spiegato – «perché non abbiamo investito più in difesa negli ultimi vent’anni e quindi i vent’anni non si recuperano in un anno o in due anni».
Il contributo italiano alla difesa Nato in Europa
Il ministro Crosetto ha inoltre rivendicato l’apporto dell’Italia alla difesa Nato: «Siamo tra i primi contributori in assoluto nella Nato sul fianco est. Ma abbiamo anche il fianco sud e quindi credo che il contributo dato finora su quello Est sia abbastanza. Se poi dovremmo incrementarlo ci verrà formalmente chiesto», ha concluso. Attualmente l’Italia sul fronte orientale dell’Alleanza Atlantica ha contingenti schierati in Estonia, Lettonia, Bulgaria e Ungheria.
Trump: Putin e Zelensky «sono incapaci di parlare tra loro»
Quasi anticipando le parole di Peskov, nella notte italiana il presidente americano Donald Trump era ritornato sul suo ruolo di mediatore tra Russia e Ucraina. «L’odio tra Putin e Zelensky è imperscrutabile», ha detto il tycoon ai reporter. E sull’ipotesi di un incontro tra i due ha spiegato: «Probabilmente dovrò convincerli, perché si odiano così tanto che quasi non riescono a parlare. Sono incapaci di parlare tra loro».
Le sanzioni alla Russia
Il presidente americano è poi rimasto fermo sul tema delle sanzioni commerciali alla Russia, accusando l’Europa di continuare a comprare petrolio dalla Russia. «Le sanzioni che stanno imponendo non sono abbastanza severe – ha attaccato Trump – io sono disposto a imporre sanzioni, ma dovranno inasprirle in modo proporzionale a quello che io sto facendo». L’accusa è stata rispedita al mittente dalla portavoce della Commissione europea, Paula Pinho, che ha spiegato: Stiamo lavorando all’eliminazione graduale dei combustibili fossili russi da diversi anni, dall’inizio della guerra, con una tabella di marcia molto chiara e ora anche una proposta legislativa chiara per eliminare gradualmente il gas russo che entra ancora nell’Ue e con una serie di sanzioni che sono già state introdotte, tra cui il divieto assoluto di carbone e altre materie prime energetiche».