Lo sciatore Matteo Franzoso è morto: «Non ha superato le conseguenze del trauma cranico». Era caduto dopo un salto in allenamento

È morto a Santiago del Cile Matteo Franzoso, l’atleta 25enne in coma farmacologico per giorni dopo una brutta caduta durante un allenamento di sci a La Parva, località sulle Ande utilizzata in questo periodo dai velocisti azzurri. A darne la notizia i sanitari locali, che hanno informato la commissione medica FISI e il Presidente federale. Franzoso non ha superato le conseguenze del trauma cranico e del conseguente edema cerebrale, che si era creato dopo la caduta avvenuta sabato sulla pista a 50 km dalla capitale cilena.
Il salto a velocità sostenuta e lo schianto
Secondo le prime ricostruzioni, lo sciatore genovese avrebbe perso il controllo dopo un salto a velocità sostenuta, finendo oltre le reti di protezione e scontrandosi contro una staccionata di legno. Franzoso è stato immediatamente trasportato in elicottero all’ospedale, dove da ieri si trovava in coma farmacologico indotto per via di un ematoma alla testa.
La famiglia in viaggio per il Cile
A Santiago era già arrivato il fratello Michele, allenatore allo sci club Sestriere. I genitori, il padre Marcello e la madre Olga, starebbero raggiungendo Santiago in queste ore. La famiglia vive a Rollieres, vicino al Sestriere, la stessa zona dove era cresciuta anche Matilde Lorenzi, giovane promessa dello sci scomparsa nell’ottobre 2024: le due famiglie sono legate da una forte amicizia. Nella giornata di domani, 16 settembre, Matteo Franzoso compirà 26 anni.
Stop agli allenamenti
Intanto l’intero team azzurro presente sulle piste cilene aveva sospeso gli allenamenti. A La Parva sono presenti, tra gli altri, Dominik Paris, Mattia Casse, Christof Innerhofer, Giovanni Franzoni, Florian Schieder, Guglielmo Bosca, Benjamin Jacques Alliod, Nicolò Molteni e Marco Abbruzzese. Sulle stesse piste in cui è avvenuto il grave infortunio del velocista azzurro, anche il tedesco Luis Vogt, classe 2002, ha rimediato un grave infortunio alla spalla ed è dovuto rientrare in Germania dove è stato operato.
