Cosa è e come funziona l’Operazione sentinella della Nato


L’Operazione Sentinella, conosciuta anche come “Eastern Sentry”, è una nuova attività militare lanciata dalla NATO. Questa è stata annunciata durante una conferenza a Bruxelles il 12 settembre 2025 dal Segretario Generale della NATO, Mark Rutte, e dal Comandante Supremo Alleato in Europa (SACEUR), Generale Alexus G. Grynkewich. Mira a rafforzare le difese lungo tutto il fianco orientale dell’Alleanza, è infatti stata lanciata in risposta alle ripetute violazioni dello spazio aereo di paesi Nato, tra cui Polonia, Romania, Estonia, Lettonia e Lituania, da parte di droni russi. Si tratta di una missione che combina capacità tradizionali e nuove tecnologie, pensata per contrastare le crescenti minacce aeree e garantire maggiore sicurezza agli Stati membri.

Componenti e funzionamento dell’operazione
L’Operazione mira a coprire l’intero fianco orientale della NATO, dall’estremo nord fino al Mar Nero e al Mediterraneo. Posta sotto la guida del Comando Alleato delle Operazioni (ACO) è modellata sull’operazione “Baltic Sentry”, lanciata a gennaio 2025. La missione Sentinella, che ha avuto inizio già il 13 settembre 2025, coinvolge una vasta gamma di risorse alleate, integrando sia capacità militari tradizionali che nuove tecnologie, per affrontare le sfide poste dai droni. L’attività prevede difese aeree e terrestri integrate, maggiore condivisione di informazioni tra alleati e l’uso di nuove tecnologie anti-drone, sviluppate in collaborazione con il Comando Alleato di Trasformazione.
September 10, 2025
Perché ora?
L’operazione è il frutto della recente tensione tra la Nato e la Russia che il 10 settembre 2025 ha violato lo spazio aereo polacco, spingendo Varsavia a invocare l’Articolo 4. Non si è trattato di un caso isolato: violazioni simili sono avvenute in Romania, Estonia, Lettonia e Lituania. La NATO considera queste azioni «pericolose e inaccettabili», soprattutto in concomitanza con le esercitazioni militari “Zapad 2025” condotte da Russia e Bielorussia. La vicinanza delle manovre al “corridoio di Suwałki”, considerato un punto debole della NATO, ha aumentato le preoccupazioni. In risposta, la Polonia ha lanciato l’esercitazione “Iron Gate 2025”, che prevede il dispiegamento di circa 40.000 soldati, mezzi corazzati e velivoli lungo i confini con la Bielorussia e l’enclave russa di Kaliningrad, in coordinamento con le forze Nato.
September 14, 2025
Contributi degli Alleati e posizione italiana
Diversi paesi hanno già annunciato il proprio coinvolgimento nell’Operazione Sentinella Orientale. La Danimarca ha impegnato due caccia F-16 e una fregata per la guerra antiaerea. La Francia contribuirà con tre jet Rafale, di cui uno è già stato coinvolto nel primo intervento dell’operazione. La Germania dispiegherà quattro aerei Eurofighter. Il Regno Unito contribuirà con caccia Typhoon per missioni di difesa aerea sulla Polonia per contrastare le minacce aeree dalla Russia, inclusi i droni, supportati da aerei per il rifornimento in volo RAF Voyager.
September 15, 2025
Per quanto riguarda l’Italia invece, fonti Nato indicano la disponibilità a partecipare con due Eurofighter, oltre agli assetti già presenti sul fianco est (F-35, sistemi Samp-T e circa 2000 militari). Tuttavia, il Ministero della Difesa ha chiarito che non è ancora giunta alcuna richiesta ufficiale e che la decisione definitiva spetta agli organi istituzionali. Nonostante ciò, la Nato ha segnalato che sia l’Italia sia la Svezia hanno manifestato l’intenzione di unirsi all’operazione.