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Cisgiordania, l’Anp arresta Harb: sospettato di esser la mente per l’attentato alla Sinagoga di Roma del 1982

19 Settembre 2025 - 18:57 Ugo Milano
attentato sinagoga harb
attentato sinagoga harb
Intanto la bandiera palestinese svetta in Campidoglio ed è polemica. La comunità ebraica di Roma: «Colpo al cuore»

Mahmoud Khader Abed Adra, conosciuto come Hicham Harb è stato arrestato in Cisgiordania dalle forze di sicurezza dell’Autorità nazionale palestinese. Harb è sospettato di essere uno dei responsabili, nonché la mente, dell’attentato alla Sinagoga di Roma del 1982 in cui perse la vita il piccolo Stefano Gaj Taché e dell’altro assalto che nello stesso anno uccise sei persone a Parigi.

«La notizia che tutti aspettavamo»

«È la notizia che tutti aspettavamo. È stato arrestato Hicham Harb, sospettato di essere la mente dell’attentato alla Sinagoga del 1982 in cui fu ucciso il piccolo Stefano Gaj Taché e feriti decine di ebrei, e poi anche della strage di Parigi al ristorante ebraico Jo Goldenberg. Ci auguriamo che finalmente cominci a sgretolarsi con questa operazione il muro di omertà, connivenze e reticenze che ha protetto finora i responsabili del feroce raid dell’82, e che la famiglia Taché e l’intera comunità ebraica di Roma possano avere quella giustizia che per troppi anni è stata negata», ha dichiarato Victor Fadlun, Presidente della Comunità Ebraica di Roma, dando notizia dell’arresto. «Auspichiamo inoltre -aggiunge- che le autorità italiane svolgano i passi necessari per mettere la magistratura in condizione di ricostruire con precisione la genesi e l’esecuzione dell’attentato al Tempio Maggiore e che gli autori vengano infine portati alla sbarra e rispondano dei loro crimini».

bandiera palestinese
La bandiera della Palestina sventola su Palazzo Senatorio in Campidoglio, Roma 18 settembre 2025. ANSA (NPK)

La bandiera palestinese sventola in Campidoglio, scoppia la polemica

Ma c’è un’altra questione che colpisce la comunità ebraica a Roma. Si tratta della bandiera della Palestina esposta sul tetto del Campidoglio. Una decisione, presa in consiglio, dopo varie discussioni e una bocciatura sulla proposta fatta in precedenza dai 5 stelle. «Vedere la bandiera palestinese sventolare sul Campidoglio è un colpo al cuore per gli ebrei di Roma. Una scelta di campo divisiva che non ci rappresenta né come cittadini, né come ebrei che hanno radici millenarie in questa città», ha dichiarato Fadlun, sottolineando che si tratta di «una decisione che contrasta con la memoria dell’attentato alla Sinagoga, in cui terroristi palestinesi uccisero un bimbo di 2 anni, Stefano Gaj Taché, un ‘nostro bambino’ come lo definì il presidente Mattarella, e ferirono decine di ebrei». «Ci stupisce e rattrista che la propaganda Pro-Pal abbia fatto breccia nel Consiglio comunale della nostra città. La bandiera palestinese sul Campidoglio è la stessa che viene sventolata nelle piazze Pro-Pal, accompagnata dalle parole d’odio di chi vuole cancellare Israele e perpetuare l’orrore del 7 ottobre – aggiunge Fadlun -. Un simbolo che aggrava pericolosamente il clima di antisemitismo dilagante e alimenta l’incertezza in cui è costretta a vivere oggi la Comunità ebraica di Roma».

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