Ultime notizie AtleticaCharlie KirkFestival di OpenGazaGlobal Sumud FlotillaMarcell Jacobs
CULTURA & SPETTACOLOGianluca GrignaniLaura PausiniMusicaSuoni e Visioni

Perché Gianluca Grignani vuole far causa a Laura Pausini per il testo della sua canzone

20 Settembre 2025 - 15:38 Gabriele Fazio
pausini grignani
pausini grignani
Il cantante: «Laura non mi ha fatto ascoltare prima il brano»

«Gli autori Gianluca Grignani e Massimo Luca, preso atto dello stravolgimento operato sul testo originale della canzone e del conseguente capovolgimento di senso hanno dato mandato all’Avv. Giorgio Tramacere di tutelare in ogni sede l’integrità della loro opera», con queste parole ieri la diatriba tra Gianluca Grignani e Laura Pausini in relazione alla cover, uscita la scorsa settimana, del brano La mia storia tra le dita, parrebbe essere definitivamente capitolata. «Questa storia inizia a essere ridicola» ha commentato l’entourage della cantante di Faenza, ma Grignani, intercettato da Il Messaggero, non ride per niente e parrebbe seriamente intenzionato a portare la collega in tribunale.

«Vorrei che si sapesse che mi dispiace, ma sono stato costretto a farlo – ha dichiarato il cantautore al quotidiano romano – Non sono un bellicoso, ma non avevo alternativa. Laura non mi ha fatto ascoltare prima il brano. Così mi sono reso conto delle modifiche sul testo solamente grazie alle segnalazioni dei fan, quando la canzone è uscita. Mi sono preso del tempo per riflettere. E quando ho realizzato che la parte semantica è stata stravolta a tal punto che la canzone stessa ha perso il suo significato, ho capito che non potevo restare in silenzio».

«Laura non mi ha fatto ascoltare prima il brano»

Se lo staff di Laura Pausini continua a ribattere che la produzione della cover de La mia storia tra le dita ha rispettato tutto il dovuto iter («Le autorizzazioni ci sono tutte»), Grignani ribatte che, a prescindere dalla burocrazia, la versione del suo brano, ormai un classico della storia del pop italiano, è stata totalmente stravolta da modifiche al testo.

Modifiche, denuncia ancora Grignani, delle quali non era stato messo a conoscenza in tempo: «Laura non mi ha fatto ascoltare prima il brano – ha dichiarato al Messaggero – Così mi sono reso conto delle modifiche sul testo solamente grazie alle segnalazioni dei fan, quando la canzone è uscita, lo scorso venerdì. Mi sono preso tempo per riflettere. E quando ho realizzato che la parte semantica è stata stravolta a tal punto che la canzone stessa ha perso il suo significato, ho capito che non potevo restare in silenzio».

Le modifiche al testo di Laura Pausini

Effettivamente, come avevamo notato e riportato anche noi di Open nella nostre recensioni della domenica, Laura Pausini, forse nel tentativo di metterci del proprio sul lavoro di Grignani, ha perlomeno perso il controllo della narrativa di un brano reso memorabile proprio dalla prospettiva unica resa dal cantautore in relazione alla fine della storia d’amore che intendeva raccontare. Non è tanto il ritornello, che cambia in «Ed é per questo che ti vedo fare il duro/In mezzo al mondo per sentirti più sicuro», che potrebbe anche essere un sacrosanto adattamento ad una voce femminile, niente di straordinario.

È più quando trasforma «E se davvero non vuoi dirmi che ho sbagliato/Ricorda a volte un uomo va anche perdonato» in «E se davvero non vuoi dirmi che HAI sbagliato/Ricorda a volte un uomo va anche perdonato», una licenza poetica che non ha alcun senso semantico e grammaticale. In generale comunque, la nuova versione del brano di Laura Pausini è stata bocciata all’unanimità da pubblico e critica.

Ritiro del brano o risarcimento?

«Se chiederò il ritiro del brano o un risarcimento? Si valuterà nella sede opportuna – dice ancora Grignani – Sono in studio a registrare il mio nuovo album di inediti e vorrei che si parlasse di quello che sto scrivendo, invece ancora una volta mi ritrovo convolto in vicende non artistiche. Questa situazione mi mette in imbarazzo». Mai quanto potrebbe esserlo per Laura Pausini, che de La mia storia tra le dita ha realizzato, oltre alla versione incriminata in italiano, altre tre versioni in tre lingue diverse: francese, spagnolo e portoghese. Non solo, questa uscita anticipa l’album Io canto 2, seguito di quell’Io canto del 2006 che gli valse un Latin Grammy Award come miglior album pop latino femminile, e una denuncia non è esattamente il migliore dei lanci.

leggi anche