Il cardinale Ruini è ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma


Il cardinale Camillo Ruini, ex presidente della Cei, è ricoverato per un blocco renale. Le condizioni dell’ecclesiastico 94enne sembrano lievemente migliorate, ma non sarebbe ancora fuori pericolo di vita. Lo scorso anno, Ruini si è ripreso da un infarto che aveva fatto preoccupare molti fedeli. Il cardinale, originario di Sassuolo, è stato una voce importante per la Chiesa, soprattutto ai tempi di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI. Le sue posizioni sono spesso state oggetto di discussione per via della loro fedeltà alla dottrina cattolica più tradizionalista. Dal Policlinico Gemelli fanno sapere che il cardinale è sottoposto a terapie e accertamenti diagnostici che proseguiranno nei prossimi giorni.
Il ricovero per controlli
Il cardinale Ruini era stato ricoverato a luglio di un anno fa a causa di un infarto e in quell’occasione è stato diversi giorni in terapia intensiva. Poi si è ripreso ed è stato visto quest’anno anche presenziare alle celebrazioni, come ai funerali di Papa Francesco, ad aprile, e per l’anniversario dei venti anni dalla morte di Wojtyla. Da alcuni giorni, l’ex presidente della Cei avvertiva dei forti disturbi, legati anche ai reni, e aveva deciso di ricoverarsi. Le condizioni non sarebbero al momento tali da destare particolare allerta ma comunque c’è massima attenzione considerata la sua età e le patologie pregresse.
La recente intervista a La Stampa
In una recente intervista a La Stampa, Ruini aveva detto la sua sull’operato del governo italiano: «In Italia noi abbiamo Giorgia Meloni che è davvero molto brava e che ha saputo circondarsi di collaboratori di riconosciuto valore come il sottosegretario Alfredo Mantovano, giurista cattolico di indubbio spessore che ha dimostrato capacità e senso di responsabilità». In seguito alla pubblicazione dell’intervista, il cadinale ha rivendicato quanto dichiarato ma ha preso le distanze dal titolo – ritenuto eccessivamente duro – scelto dal giornale torinese.