Cosa annuncerà Donald Trump sull’autismo: «Ci dev’essere qualcosa di artificiale»


Lo ha annunciato dal palco dello stadio di Glendale durante i funerali di Charlie Kirk. E ha promesso una conferenza stampa già oggi (ma è probabile che arriverà nei prossimi giorni). Donald Trump insieme al suo segretario alla Salute Robert F. Kennedy Jr vuole svelare i presunti legami tra vaccini e casi di autismo. Anzi, soltanto sull’autismo come ha precisato successivamente. «Penso che lo troverete fantastico» e «penso che abbiamo trovato una risposta all’autismo», ha precisato successivamente. L’argomento è particolarmente sensibile nella base Maga, tra cui ci sono molti No-vax.
Il Tylenol e la leucovorina
Secondo quanto riportato all’inizio del mese dal Wall Street Journal, l’annuncio di oggi dovrebbe collegare lo sviluppo dell’autismo nei bambini all’uso dell’antidolorifico Tylenol durante la gravidanza, insieme a bassi livelli di folato, una vitamina importante per il corretto sviluppo del cervello e della colonna vertebrale del bambino. Trump dovrebbe anche parlare dell’acido folinico, noto anche come leucovorina, come un modo per ridurre i sintomi dell’autismo. Il Tylenol, nome commerciale del paracetamolo, è un antidolorifico generico ampiamente utilizzato negli Stati Uniti, anche durante la gravidanza. Le autorità sanitarie stanno pianificando di mettere in guardia le donne dall’uso del farmaco all’inizio della gravidanza, a meno che non abbiano la febbre, ha riportato domenica 21 settembre il Washington Post.
La risposta dell’azienda
Il produttore del Tylenol, la Kenvue, ha dichiarato all’inizio di questo mese di aver avviato uno «scambio scientifico» sulla questione con i funzionari del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti. E ha esortato le donne incinte a parlare con il proprio medico prima di assumere qualsiasi farmaco da banco. Poi ha difeso il suo prodotto: «Il paracetamolo è l’antidolorifico più sicuro per le donne incinte, se necessario durante tutta la gravidanza», ha dichiarato l’azienda in una nota. «Senza il farmaco le donne si trovano ad affrontare scelte pericolose: soffrire di condizioni come la febbre, potenzialmente dannose sia per la mamma che per il bambino, o ricorrere ad alternative più rischiose».
Paracetamolo e autismo
«Otre un decennio di rigorose ricerche, approvate da importanti professionisti del settore medico e dalle autorità di regolamentazione sanitaria globali, confermano che non esistono prove credibili che colleghino il paracetamolo all’autismo. Siamo al fianco dei numerosi professionisti della sanità pubblica e della medicina che hanno esaminato questa ricerca e sono d’accordo. Continueremo a esplorare tutte le opzioni per proteggere gli interessi sanitari delle donne e dei bambini americani», ha ricordato la Kenvue. Christopher Zahn, responsabile di pratica clinica dell’American College of Obstetricians and Gynecologists, ha aggiunto che «non ci sono prove chiare che dimostrino una relazione diretta tra l’uso prudente del paracetamolo durante la gravidanza e i problemi di sviluppo fetale».
Disturbi multifattoriali
«I disturbi del neurosviluppo, in particolare, sono multifattoriali e molto difficili da associare a una causa univoca. Le pazienti in gravidanza non devono lasciarsi scoraggiare dai numerosi benefici del paracetamolo, che è sicuro e rappresenta una delle poche opzioni a disposizione delle donne incinte per alleviare il dolore», ha concluso Zahn. Secondo la Society for Maternal-Fetal Medicine, la febbre e il dolore non curati durante la gravidanza possono comportare rischi sia per la madre che per il neonato. Tra questi ci sono aborto spontaneo, malformazioni congenite e pressione alta.
L’incidenza dell’autismo nella popolazione
L’incidenza dell’autismo negli Stati Uniti è in aumento. Secondo un rapporto dei Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie pubblicato ad aprile nel 2022 circa 1 bambino su 31 ha ricevuto una diagnosi di autismo entro gli 8 anni, rispetto a 1 su 36 nel 2020. Secondo la dottoressa Christine Ladd-Acosta, vicedirettrice del Wendy Klagg Center for Autism presso la Johns Hopkins, le ragioni principali di questo aumento sono due. La prima è che la definizione di autismo è stata ampliata dalla comunità psichiatrica nel 2013. Quindi ora più persone possono ricevere una diagnosi di autismo.
In secondo luogo, si è assistito a una spinta verso un migliore screening dei bambini, soprattutto neonati, per individuare i segni dell’autismo. Questa spinta verso una maggiore consapevolezza dei sintomi è stata accompagnata da una maggiore accettazione del disturbo, quindi le persone non hanno più paura di chiedere aiuto o di essere identificate come affette da autismo, ha affermato Ladd-Acosta nel podcast della Johns Hopkins «Public Health on Call».
Gli studi sulla relazione tra paracetamolo e autismo
Uno studio del 2024 pubblicato su Jama riguardo l’associazione tra uso di paracetamolo in gravidanza e sviluppo dell’autismo nei bambini ha esaminato oltre due milioni di nuovi nati in Svezia tra il 1995 e il 2019: le madri di 185 mila di loro hanno assunto paracetamolo durante la gravidanza. Confrontando i tassi di autismo tra questi bambini e i loro fratelli e i non esposti, si scopre che non esistono correlazioni. Nemmeno con il disturbo da deficit di attenzione e iperattività o altri disturbi dello sviluppo neurologico.
Mentre una meta-analisi pubblicata ad agosto sulla rivista BMC Environmental Health ha esaminato 46 studi sull’uso di paracetamolo durante la gravidanza e i disturbi dello sviluppo neurologico nei bambini. Sei degli studi hanno esaminato specificamente paracetamolo e autismo. Nel complesso, l’analisi ha concluso che esistevano «forti prove di un’associazione» tra l’assunzione di paracetamolo durante la gravidanza e lo sviluppo dell’autismo nei bambini, ma gli autori avvertono che il loro articolo può dimostrare solo associazioni, non che il paracetamolo causi l’autismo.
Cosa dice Kennedy Jr.
Infine, c’è Kennedy. Il segretario dell’HHS ha promesso ad aprime che il suo bureau avrebbe fornito risposte sulle cause dell’autismo. Migliaia di ricercatori provenienti da importanti università e istituzioni hanno fatto domanda per finanziamenti federali per studi sulll’autismo. Si prevede che questo mese i National Institutes of Health statunitensi annunceranno fino a 25 beneficiari per l’iniziativa da 50 milioni di dollari. «Stiamo scoprendo… alcuni fattori che sono chiaramente, quasi certamente, la causa dell’autismo, e saremo in grado di affrontarli a settembre», ha detto Kennedy in una riunione del Gabinetto il mese scorso. A cui Trump ha risposto: «Ci deve essere qualcosa di artificiale che causa questo, ovvero un farmaco o qualcosa del genere».
Non così convincenti
Il dottor Peter Hotez, pediatra e co-direttore del Center for Vaccine Development presso il Texas Children’s Hospital, ha affermato che le prove pubblicate sui legami tra paracetamolo e autismo «non sono poi così convincenti. Possiamo spiegare quasi tutti i [disturbi dello spettro autistico] attraverso i geni dell’autismo. Tuttavia, anche alcune esposizioni ambientali all’inizio della gravidanza hanno un ruolo, perché interagiscono con i geni dell’autismo», ha scritto in un post sui social media. «Fare un’intera conferenza stampa solo sul Tylenol sarebbe a mio parere sconsiderato, senza ulteriori informazioni», ha aggiunto Hotez, che ha una figlia autistica e ha scritto un libro sulla condizione. «Per quanto riguarda la leucovorina, ancora una volta forse per uno o più tipi di autismo, ma non per uno spettro legato a più di 100 geni. Sarebbe come dire che una sola cosa causa il cancro e ora esiste una cura».