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Bolzano introduce la tassa per i cani al seguito dei turisti: 1,50 euro al giorno

24 Settembre 2025 - 20:29 Valentina Romagnoli
tassa cani
tassa cani
Dal 2026 turisti e proprietari locali dovranno contribuire ai costi di pulizia e aree dedicate agli animali. Stop invece al progetto di registrazione del Dna degli animali

La provincia autonoma di Bolzano diventerà la prima in Italia a introdurre una tassa di soggiorno per i cani: a partire dal 2026, i turisti con animali al seguito dovranno versare 1,50 euro al giorno per ogni cane. Contestualmente, sarà reintrodotta anche la tassa annuale per i residenti proprietari di cani, abolita a livello statale nel 2008. L’importo previsto per i residenti sarà di circa 100 euro all’anno per animale, con due anni di esenzione per i cani il cui Dna sia già registrato. Il provvedimento, firmato dall’assessore provinciale Luis Walcher, mira a finanziare interventi specifici per la pulizia delle strade e la realizzazione di aree dedicate ai cani. Resterà in vigore l’obbligo per tutti i proprietari di rimuovere le deiezioni dei propri animali, con sanzioni da 200 a 600 euro in caso di violazione.

Archiviato il progetto di registrazione del Dna

La giunta provinciale ha deciso di archiviare definitivamente il progetto di registrazione del Dna dei cani, che negli ultimi anni aveva suscitato polemiche e attenzione mediatica internazionale, rivelandosi impraticabile. Walcher ha difeso la riforma, sottolineando che «si tratta di un provvedimento giusto perché riguarda esclusivamente i proprietari di cani; altrimenti la pulizia dei marciapiedi sarebbe a carico della collettività tramite la tassa Tasi».

Le critiche alla misura

Non tutti però condividono la misura. Carla Rocchi, presidente dell’Enpa, l’associazione nazionale per la protezione degli animali, ha criticato l’iniziativa: «La Provincia di Bolzano segna un autogol con la tassa sui cani e sui turisti a quattro zampe. Dopo il fallimento del progetto del Dna, si sceglie ancora una volta la via più facile, tassando gli animali e i loro proprietari invece di puntare sull’educazione civica e controlli mirati». Rocchi ha aggiunto che la nuova tassa rischia di penalizzare famiglie e turisti che viaggiano con i propri animali, mandando un messaggio distorto: «Gli animali non sono un lusso, ma parte integrante della famiglia. Tassarli non risolve i problemi di inciviltà di pochi, ma può scoraggiare viaggi responsabili e persino incentivare l’abbandono».

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