Milano, presidio davanti al carcere minorile Beccaria: 400 giovani in solidarietà ai fermati per gli scontri alla Stazione Centrale – Il video
Circa 400 giovani tra studenti, esponenti di collettivi studenteschi e centri sociali si sono radunati ieri sera davanti al carcere minorile Cesare Beccaria in via Calchi Taeggi. La manifestazione, non preannunciata, è stata organizzata ieri, martedì 23 settembre, in solidarietà ai due diciassettenni fermati dalla polizia dopo gli scontri avvenuti alla Stazione Centrale al termine del corteo Pro-Palestina. I manifestanti hanno srotolato striscioni con la scritta «Liberi tutti, Palestina libera» e scandito cori in sostegno dei detenuti. Dalle finestre del carcere, alcuni ragazzi hanno risposto con urla, colpi alle sbarre e mostrando bandiere della Palestina. Alcuni hanno incendiato lenzuola e vestiti, mentre in strada il presidio ha proseguito senza tensioni lungo via Calchi Taeggi. Sul posto erano presenti agenti della polizia per garantire la sicurezza.
I due diciassettenni fermati
I due minorenni fermati sono studenti del liceo Carducci, un ragazzo e una ragazza prossima alla maggiore età, accusati di danneggiamento e resistenza aggravata. Tra gli altri fermati figurano tre maggiorenni: due studentesse universitarie di 21 e 22 anni e un uomo di 36 anni, tutti italiani, oltre a due denunciati di 24 e 15 anni. Le due giovani universitarie, con precedenti per violenza privata e imbrattamenti, hanno ricevuto l’obbligo di firma dopo la convalida dell’arresto, mentre il trentaseienne dovrà comparire davanti al Gip per la conferma delle misure cautelari. L’uomo è accusato anche di lesioni a un agente durante la colluttazione, giudicate guaribili in cinque giorni, e definito dal pm «socialmente pericoloso e spregiudicato».
Gli scontri durante la manifestazione di lunedì 22 settembre
Il presidio è arrivato a seguito degli scontri di lunedì 22 settembre, quando alcuni partecipanti al corteo Pro-Palestina hanno tentato di sfondare il cordone della polizia alla Stazione Centrale. Le forze dell’ordine hanno utilizzato cariche e lacrimogeni per disperdere i manifestanti, che però hanno continuato a occupare la zona per diverse ore. Su Instagram, il gruppo Giovani Palestinesi Milano ha commentato la repressione: «La brutalità repressiva non fermerà il movimento. Chiediamo sostegno per tutti i manifestanti colpiti e invitiamo a partecipare allo sciopero del 3 ottobre, in preparazione della manifestazione nazionale a Roma», prevista per il 4 ottobre.