Genova, sui muri dell’università spuntano i volti della ministra Bernini e del rettore come fossero bersagli: «L’ateneo non supporta la Flotilla»


All’Università di Genova, oggi, mercoledì 24 settembre, un gruppo di studenti del collettivo “Cambiare Rotta” ha occupato il rettorato di via Balbi 5, impedendo l’accesso alle aule e agli uffici. Secondo il collettivo, infatti, l’ateneo non si starebbe schierando dalla parte della Global Sumud Flotilla. In risposta all’azione, il rettore Federico Delfino ha presentato una denuncia per interruzione di pubblico servizio e vilipendio delle istituzioni, citando anche il carattere violento di alcune immagini affisse all’interno dell’ateneo. Ad esempio, quelle che ritraggono il volto del rettore e della ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini con sopra un puntatore, come fossero dei bersagli. La vicenda ha attirato l’attenzione della ministra Bernini, che ha contattato telefonicamente Delfino esprimendo solidarietà e sostegno alla decisione di denunciare gli occupanti.
La condanna della ministra Bernini
«Il diritto allo studio è un percorso che a volte viene impedito da chi, nell’esercizio del diritto di manifestazione, oltrepassa i limiti consentiti. Non è impedendo l’accesso agli studenti che si difende una causa», ha dichiarato Bernini. Gli studenti, da parte loro, hanno motivato l’occupazione con posizioni critiche verso l’ateneo e la sua presunta posizione sul conflitto in Medio Oriente. «L’Università di Genova non supporta la Global Sumud Flotilla – affermano gli occupanti – È uno scandalo e non faremo passi indietro. Parole di pace tra i popoli non bastano: l’ateneo dimostra di supportare un genocidio e migliaia di morti».