Danimarca, nuovi avvistamenti di droni in quattro aeroporti. Il ministro: «Nessuna prova su Mosca»


Nuovi avvistamenti di droni hanno costretto nella notte le autorità danesi a chiudere temporaneamente cinque aeroporti nella penisola dello Jutland, compresi due scali strategici per la difesa. Billund, il secondo aeroporto del Paese, è rimasto fermo per un’ora, mentre Aalborg – che ospita sia voli civili sia una base aerea – è rimasto chiuso per tre ore, nella notte tra mercoledì 24 e giovedì 25 settembre. Il ministro della Giustizia danese, Peter Hummelgaard, ha definito le incursioni di droni come un «attacco ibrido» mirato a diffondere paura tra la popolazione. Tuttavia, ha specificato come, per il momento, non vi sia alcuna prova che si tratti di Mosca. Il ministro della ha poi aggiunto che i droni «non provengono da molto lontano» e che l’episodio è diverso dagli incidenti precedenti.
Il ministro della Difesa: «Un attacco sistematico»
Hummelgaard ha parlato di un attacco «sistematico», che sarebbe probabilmente opera di «professionisti». Segnalazioni sono arrivate anche dagli scali di Esbjerg e Sønderborg, oltre che da Skrydstrup, base che ospita caccia F-16 e F-35. Tutti gli scali hanno riaperto alle prime ore di giovedì. Alcuni testimoni, hanno riferito di aver visto nei pressi di Aalborg droni con luci verdi lampeggianti. «Stavano fermi proprio sopra l’aeroporto», ha raccontato un residente all’agenzia Reuters, che ha diffuso un video dell’avvistamento.
La base aerea militare a Aalborg
La polizia danese ha confermato che i droni seguono un modello simile a quello che aveva interrotto i voli a Copenaghen tra lunedì 22 e martedì 23 settembre. «È una situazione simile a quella che abbiamo visto a Copenaghen lunedì», ha dichiarato il capo della polizia nazionale, Thorkild Fogde, sottolineando che i droni appaiono spesso «molto visibili» e in alcuni casi volano con le luci accese. Quel caso era stato definito dalle autorità il più grave attacco finora alla sicurezza delle infrastrutture critiche del Paese. Nonostante alcuni riferimenti a possibili collegamenti con precedenti episodi attribuiti a droni russi in Europa, Mosca continua a negare qualsiasi coinvolgimento.
Le indagini
Le indagini restano aperte. La polizia dello Jutland Settentrionale, competente per Aalborg, ha spiegato che «l’attività dei droni è ancora in corso». Non è stato ancora individuato chi li stia manovrando. «Non possiamo escludere che si tratti di operatori amatoriali», ha dichiarato il capo della polizia locale, Jesper Bøjgaard, aggiungendo che sono stati osservati più di un drone e che le autorità «sono pronte ad abbatterli» se necessario. Per ora non ci sono rischi per i passeggeri o per i residenti. Tuttavia, finché la situazione non sarà completamente sotto controllo ad Aalborg non decollerà alcun volo. Il ministro della Difesa Troels Lund Poulsen e quello della Giustizia Peter Hummelgaard terranno una conferenza stampa nella mattinata di oggi. L’obiettivo è chiarire i prossimi passi sulla sicurezza aerea e militare.