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I 13 quadri spariti dall’eredità di Gianni Agnelli: «Esportati all’estero illegalmente»

25 Settembre 2025 - 07:27 Alba Romano
margherita agnelli john elkann lapo elkann gineva elkann opere arte sparite
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La denuncia di Margherita Agnelli contro i figli. Tre dipinti da soli valgono 13 milioni di euro

Tredici quadri in tutto. Opere di De Chirico, Monet, Picasso, Balla, Bacon e molti altri. Sono spariti dalla collezione di Gianni Agnelli. E ora la procura di Roma indaga per esportazione illecita di opere d’arte e ricettazione. L’aggiunto Giovanni Conzo e il pm Stefano Opilio suppongono che gli originali siano stati spostati. E hanno sentito i dipendenti della famiglia che hanno frequentato le ville e l’abitazione romana dell’Avvocato. Alcuni avrebbero detto che i quadri erano originali e sarebbero stati spostati nel 2018. Ma qui c’è un problema.

I 13 quadri spariti dall’eredità Agnelli

Di tre quadri, spiega oggi il Messaggero, nella disponibilità degli eredi sono state trovate solo delle copie. Che erano custodite in un caveau al Lingotto di Torino. Si tratta di “La scala degli addii” di Giacomo Balla, “Mistero e melanconia di una strada” di Giorgio De Chirico e “Glacons, effet blanc” di Claude Monet. Nel documento di suddivisione del patrimonio si dice che il quadro di Balla vale 2 milioni, quello di Monet 4 e quello di De Chirico 7.

E le opere sarebbero collocate in Italia. Per questo la procura indaga su un trasferimento all’estero non autorizzato. Poi ci sono le altre opere. Sono “Nudo di profilo” di Balthus, “Study for a Pope III” e “Study for a Pope IV” di Francis Bacon, “The Cardinal Numbers” di Robert Indiana, “A composition on paper” di Georges Mathieu, due opere di Pablo Picasso – “Series of Minitaur 4 engravings signed” e “Torse de femme” – e “A street in Algeris” di John Singer Sargent.

Opere sparite

Queste opere sono sparite da Villa Perosa e Villa Frescot a Torino e da Roma. Dopo la morte di Gianni Agnelli le proprietà sono andate alla moglie Marella Caracciolo di Castagneto, madre di Margherita Agnelli. Dopo la morte di Caracciolo Margherita è entrata in possesso dei tre immobili. Che erano in comodato d’uso al figlio John Elkann. Dopo un’ispezione Margherita ha denunciato che «risultavano ammanchi di beni di ingentissimo valore di proprietà del padre», tra cui le opere d’arte. Secondo i figli invece i quadri sono stati donati a loro dalla nonna e non rientravano nell’asse ereditario.

L’inchiesta

L’indagine fa parte della guerra di Margherita Agnelli contro i tre figli John, Lapo e Ginevra Elkann. L’esportazione sarebbe stata effettuata senza l’autorizzazione del ministero. I magistrati stanno cercando di ricostruire il loro percorso. Tra inventari, foto di famiglia e di archivio. Per controllare se le tele fossero effettivamente nelle case italiane.

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