L’inchiesta della Bbc svela come la fabbrica russa delle fake news sta influenzando le elezioni in Moldavia


La Moldavia si trova ad attraversare una fase cruciale della sua storia. Il Paese ha presentato domanda di adesione all’Unione Europea e ha ottenuto lo status di candidato nel 2022, con l’apertura dei negoziati nel 2023. Il 28 settembre 2025, invece, i cittadini moldavi saranno chiamati alle urne per le elezioni parlamentari in un voto descritto come la scelta tra Est e Ovest. La Russia, avendo compreso la crucialità delle elezioni ha intensificato la sua rete di disinformazione per cercare di influenzare il voto. La Bbc ha quindi lanciato un’inchiesta per svelare la complessa rete di disinformazione finanziata dalla Russia che mira a manipolare le elezioni. Dal canto suo la Russia ha diffuso accuse secondo cui l’Unione Europea e la NATO starebbero pianificando di “occupare” militarmente la Moldavia.
Riassumendo: cosa ha scoperto la Bbc
- Esiste una rete di disinformazione finanziata dalla Russia per manipolare le elezioni in Moldavia.
- Una reporter della Bbc sotto copertura si è infiltrata imparando come diventare un’ “influencer elettorale pagata”.
- La rete è collegata all’oligarca filo-russo Ilan Shor, che riceve fondi da Mosca e li convoglia tramite la PSB Bank russa, sottoposta a sanzioni.
- Viene usata intelligenza artificiale per creare siti e profili falsi, generare articoli, immagini e notizie fasulle che attaccano la presidente Maia Sandu e l’UE.
- Sono stati organizzati sondaggi manipolati, condotti da giovani reclute pagate per diffondere falsità contro il governo e promuovere il partito filo-russo Moldova Mari.
- L’obiettivo della rete era usare i sondaggi falsi come pretesto per denunciare brogli elettorali e incitare proteste se il risultato non fosse stato favorevole.
- Le autorità moldave hanno reagito con 250 raid e 74 arresti, smantellando parte dell’operazione che mirava a destabilizzare il Paese.

L’inchiesta della Bbc
Dopo mesi di lavoro, la BBC ha pubblicato un’inchiesta e un documentario che svelano le manipolazioni russe all’interno delle elezioni moldave. Aiutata da una giornalista sotto copertura, la Bbc è riuscita ad infiltrarsi e smascherare l’immensa rete russa di fake news riguardanti la Moldavia. Quattro mesi prima delle elezioni, la reporter ha ricevuto istruzioni per unirsi a un canale privato su Telegram. Il canale, chiamato “Electoral Hackathon”, reclutava i partecipanti, invitando giovani moldavi a lezioni online su come diventare “influencer elettorali pagati” per poi presentarsi al pubblico come volontari e diffondere disinformazione sull’attuale governo.
Come operano: fake news, AI e sondaggi illegali
Ai giovani influencer veniva insegnato come creare siti, profili e post falsi, utilizzando l’intelligenza artificiale, per produrre rapidamente il maggior numero di articoli e immagini attaccando l’attuale governo, la presidente Sandu e l’UE. I contenuti, diffusi su TikTok, Facebook e Instagram, mirano ad amplificare la propaganda filo-russa diffondendo disinformazione su larga scala. Parallelamente, i reclutati venivano pagati per condurre sondaggi fasulli, fingendo di rappresentare un centro studi inesistente. Le domande erano manipolate per screditare il governo e favorire il partito filo-russo Moldova Mari.
Chi c’è dietro: il lavoro di Ilan Shor
La Bbc è riuscita a risalire alla fonte dei pagamenti fatti agli influencer riconducendoli alla PSB Bank, banca statale russa attualmente sotto sanzioni internazionali. Ad agire come intermediario tra i fondi russi e le interferenze elettorali è Ilan Shor, oligarca filo-russo, condannato in Moldavia per frode a rifugiato in Russia. Secondo le autorità moldave, Shor coordina il finanziamento della propaganda russa nel paese, seguendo le istruzioni di Mosca.

Perché importano le elezioni in Moldavia?
Le elezioni del 28 settembre saranno cruciali per il futuro della Moldavia. Se il Partito d’Azione e Solidarietà (PAS) pro-europeo di Sandu dovesse vincere, la Moldavia si avvicinerebbe sempre di più all’Ue fino a diventarne ufficialmente membro, risultato temuto dalla Russia. Se invece Pas dovesse perdere, il Paese potrebbe affrontare instabilità politica e l’ascesa di una coalizione pro-russa. In tal caso l’Ue perderebbe un importante stato cuscinetto, adiacente alla guerra in Ucraina.