Ma davvero l’Ucraina è in grado di «riconquistare tutti i territori presi» dalla Russia?


Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump continua a ondeggiare sulla guerra tra Russia e Ucraina. Dopo l’invito e i complimenti a Vladimir Putin – e dopo essersi accorto della sostanziale inutilità del tutto – il tycoon ha detto che Kiev è in grado di combattere e «riconquistare tutti i territori persi» mentre la Russia è una «tigre di carta». Lo ha fatto a margine dell’assemblea dell’Onu e dopo un incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Il quale ha parlato di «progressi sul campo» e di 360 chilometri quadrati occupati in precedenza dai russi e liberati. Ma anche di un’offensiva che richiederebbe il sostegno di intelligence statunitense.
La riconquista dei territori ucraini
Eppure la riconquista completa sul campo per gli analisti militari non è aderente alla realtà. Il Corriere della Sera spiega che l’inverno è in arrivo e nelle prossime settimane i soldati dell’armata russa devono avanzare per dare a Putin un successo sul campo che gli permetta di far salire la pressione su Kiev. Mentre gli ucraini devono resistere ancora. Nonostante l’estate di battaglie sul campo. La previsione è che la stanchezza sarà decisiva. Soprattutto a Est e Sud-Est, la perdita di anche un solo snodo strategico può provocare un effetto domino molto pericoloso. L’esercito russo ha occupato i villaggi di Novomykolaivka nell’oblast’ di Dnipropetrovsk e Novoivanivka nell’oblast’ di Zaporizhzhia. Anche Kupiansk, secondo la propaganda di Mosca, è sull’orlo di una caduta. Sarebbe così aperta la strada per Kharkhiv.
La trappola di Kupiansk
Si parla di una trappola mortale per i russi che si sono infilati nei tubi delle condotte per entrare a Kupiansk, così come avevano fatto ad Avdiivka. Gli ucraini avrebbero allagato le tubature e provocato così ingenti perdite al nemico. Anche qui si tratta di informazioni di guerra. Da prendere comunque con le molle. Mentre è certo che l’esercito ucraino è avanzato nei pressi di Borova, Novopavlivka e nell’area di Dobropillya e nell’oblast occidentale di Zaporizhzhia. Mentre i russi avanzano a Kostyantynivka–Druzhkivka e nei pressi di Siversk.
Uno stallo
Secondo l’ex comandante in capo delle Forze armate di Kiev Valery Zaluzhny la situazione somiglia allo stallo della prima guerra mondiale. Anche quella tra Ucraina e Russia è diventata una guerra di trincea. Ma le armi in campo sono più letali delle baionette. L’Ucraina è arrivata intanto a più di 30 raid contro raffinerie e depositi russi. Secondo il Financial Times gli attacchi hanno limitato la capacità di raffinazione di Mosca di oltre 1 milione di barili al giorno e fatto scendere le esportazioni al di sotto dei livelli prebellici. Ma uscire da questo stallo sarà molto difficile. In un modo o nell’altro.