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Vittorio Sgarbi contro la figlia Evelina: «È esosa, la mantengo io e vuole di più»

25 Settembre 2025 - 06:35 Alba Romano
vittorio sgarbi evelina sgarbi esosa
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La risposta del critico d'arte dopo la richiesta di nominare un amministratore per il suo patrimonio. Intanto c'è un guaio anche ad Arpino

«Io incapace? Niente di più falso. Evelina è esosa, ecco perché ha avuto questa iniziava. La sostengo, la mantengo io, quindi vuole di più di quello che ha». Vittorio Sgarbi replica così con il Corriere della Sera alla richiesta di un amministratore di sostegno da parte della figlia per il padre, mentre si trova nel verde della Toscana dopo un ricovero lunghissimo al Policlinico Gemelli per depressione. Intanto l’udienza presso il tribunale civile di Roma è fissata per il 28 ottobre. E in gioco c’è il patrimonio milionario dell’ex sottosegretario di Meloni.

«Non è in grado di seguire i suoi interessi»

Evelina Sgarbi, assistita dall’avvocato Lorenzo Jacobbi, dice che il padre non è più in grado di seguire i suoi interessi. Vittorio è sicuro: «Lo ripeto, è molto esosa. Ovviamente mi opporrò alla sua iniziativa giudiziaria». Evelina è la terza figlia di Sgarbi. È nata dalla relazione di una notte con una donna di Torino ed è stata la prima a essere riconosciuta. A Novella 2000 il padre disse: «Sono solo un genitore biologico. Evelina, è nata perché sua madre aveva un marito impotente e lei ha tratto vantaggio dal rapporto con me». Oggi promette: «Il mio impegno in politica continuerà, magari con ritmi meno intensi, ma continuerà». E ancora: «Mi sento in forma. E questo lo devo proprio al sostegno dei tanti amici che mi sono stati vicini».

La ripresa

Sgarbi, che aveva detto di avere la depressione, ha cominciato a passeggiare con la compagna Sabrina Colle. E poi, dice, non ha mai smesso di scrivere. Tanto da avere nel frattempo pubblicato un libro sulla Natività. Molti amici gli sono stati vicini: «È vero, i messaggi sono stati numerosi. Mi spiace solo di non aver potuto rispondere a tutti, ma ci tengo a ringraziare chi mi è stato vicino». Tra questi Francesco Storace, Al Bano, Marcello Veneziani, Morgan, Piero Chiambretti.

Il problema di Arpino

Intanto però c’è un problema ad Arpino. Dove Sgarbi è sindaco. «Tornerò ad Arpino tra pochi giorni, entro fine mese. Voglio tornare presto lì dove ho tanti amici che mi sono stati vicini in questi mesi difficili. Il loro affetto è stato, per me, di grande aiuto», dice. In questo periodo il Comune è stato guidato dal suo vice ma lui, assicura, «mi sentivo spesso con Massimo Sera. Seguivo l’attività del Comune, anche se a distanza. La città è luogo di persone intelligenti. Un ambiente in cui mi trovo molto bene».

L’istanza di impedimento permanente

Intanto però nel comune in provincia di Frosinone il capogruppo di opposizione Niccolò Casimelli ha depositato un’istanza per dichiarare lo stato di impedimento permanente del sindaco. Il deposito serve a far decadere l’amministrazione e a tornare al voto. Un’istanza analoga nei mesi scorsi non è stata accolta. Perché Sgarbi aveva inviato alcuni certificati medici in cui si diceva che il sindaco aveva una patologia da cui poteva guarire. E quindi poteva tornare al lavoro. Casinelli ha chiesto anche al vicesindaco Sera di condividere con lui la documentazione del 28 luglio. E cioè la certificazione medica e la relativa nota con protocollo 6743 del 16 luglio 2025. E ha sollecitato una convocazione del Consiglio comunale. Altrimenti ricorrerà al prefetto di Frosinone.

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