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Gasparri contro la giornalista Lucia Goracci (che non può rispondere), la sfuriata in diretta su Rai3: «Negazionista del 7 ottobre». Scoppia la polemica

29 Settembre 2025 - 15:56 Ugo Milano
lucia goracci maurizio gasparri
lucia goracci maurizio gasparri
L'attacco del senatore di Forza Italia, che ha criticato l'intervento della cronista di qualche giorno prima. L'intervento in studio quando l'inviata era assente

Il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri ha attaccato in diretta a Re-Start su RaiTre l’inviata del Tg3 Lucia Goracci definendola «negazionista» rispetto ai fatti del 7 ottobre. L’accusa è arrivata a programma in corso, nella puntata di lunedì 29 settembre, quando la giornalista non era in studio. La frase ha subito provocato la reazione a catena dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti e del sindacato di categoria Usigrai. Gasparri ha detto testualmente: «L’altro giorno è stata collegata la Goracci in questa trasmissione e ha fatto la negazionista, dicendo che non è vero che sono stati bruciati bambini il 7 ottobre. La Goracci si vergogni». Le parole hanno sollevato scalpore perché lanciate senza che la collega potesse replicare in tempo reale, mentre il senatore mostrava allo studio un’immagine presa dal web – senza citare alcuna fonte – che avrebbe dovuto dimostrare il contrario di quanto sostenuto da Goracci.

Protestano l’Ordine dei giornalisti e l’Usigrai

«Io in questi giorni ho ricevuto tantissimi messaggi di gente che era sdegnata – ha aggiunto Gasparri- farà meglio a scusarsi per un’affermazione falsa e incauta, che ha offeso un popolo, non me, che pure mi sono offeso». Immediata la presa di posizione dell’Ordine dei giornalisti. Carlo Bartoli, presidente nazionale, ha parlato di «atto inaccettabile». Ha chiesto che alla collega venga garantito il diritto di replica e che la Rai tuteli la dignità del servizio pubblico e dei suoi inviati. Il sindacato dei giornalisti Rai, Usigrai, ha bollato l’attacco come «vergognoso». Nella nota si legge anche una dura replica: «Negazionista sarà lei», riferita a Gasparri, e l’accusa che in trasmissione sia stata mostrata una foto senza contesto, senza fonti e senza possibilità di replica. Per l’Usigrai l’episodio è «un’altra pagina nera» per il servizio pubblico.

Le opposizioni gridano alla censura

Anche il Pd è intervenuto. Sandro Ruotolo, responsabile informazione del partito, ha definito l’atteggiamento del senatore un atto di censura. «Ma può un vecchio politico come Maurizio Gasparri interpretare il ruolo di censore?» ha denunciato in una nota, con una chiara solidarietà alla giornalista. Il comitato di redazione del Tg3 e i rappresentanti sindacali del settore hanno collegato la polemica a un problema più ampio. Il Cdr ha esortato il governo a fare pressione su Israele per permettere agli inviati italiani e internazionali di entrare a Gaza e svolgere il loro lavoro.

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