Riconoscimento della Palestina, il centrodestra e l’ipotesi di presentare due risoluzioni dopo l’informativa di Tajani (aspettando quel che accade alla Flottilla)


Tutto in sospeso. Farnesina bloccata. A Montecitorio, i deputati si incrociano nei corridoi, occhi sugli orologi, o sul telefono: si rincorre l’ora esatta in cui l’esercito israeliano potrebbe colpire la Global Sumud Flotilla, notizia che viene poi confermata attorno alle 19 di sera. Il formato, la sostanza e perfino il lessico che verrà usato nella risoluzione di maggioranza che verrà presentata domani mattina, dopo le comunicazione del ministro degli Esteri Antonio Tajani, sul riconoscimento condizionato dello Stato di Palestina sono legati a doppio filo alla bussola della flottiglia. Il testo, per ora, non esiste. «Ci stiamo lavorando», ammettono. E tra i corridoi prende piede un’ipotesi: il centrodestra potrebbe arrivare in Aula con due risoluzioni, a firma di tutti e tre i partiti, una legata al piano Trump, l’altra centrata sulla Palestina. «Ma è tutto in divenire. Dipende da cosa accadrà nelle prossime ore. Siamo in attesa».
Due mozioni? L’ipotesi emersa
È nel tardo pomeriggio che inizia a prendere corpo l’ipotesi delle due mozioni. Quando la flottiglia ha già superato le cento miglia nautiche che la separano dal porto di Gaza e viene confermato che molto probabilmente l’abbordaggio avverrà in serata. Ipotesi, quella dei due testi, che per alcuni resta “improbabile”, anche se dal centrodestra confermano che «il ragionamento è in corso». Una risoluzione sarebbe focalizzata sul riconoscimento della Palestina, con le due condizioni poste da Meloni – il rilascio degli ostaggi e l’esclusione di Hamas da qualsiasi futuro governo palestinese – e un passaggio anche sulla Flotilla. L’altro, più secco, sul piano Trump. Un modo per mettere le opposizioni davanti alla necessità di una presa di posizione. Del resto, alcuni esponenti del centrosinistra hanno già lasciato intendere (o lo hanno detto esplicitamente) nei giorni scorsi che il testo del tycoon sarebbe «un primo passo verso un percorso di pace», seppur graduale e complesso. A dirlo il dem Lorenzo Guerini.
La possibile strategia
Dietro l’ipotesi di presentare due mozioni distinte potrebbe esserci anche una strategia più sottile. Se il testo sul riconoscimento della Palestina venisse presentato in modo autonomo, la presidente del Consiglio potrebbe, in primis ribadire la posizione già espressa all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, a New York sul riconoscimento condizionato. Ma il centrosinistra, allo stesso modo, verrebbe messo con le spalle al muro. Se decidesse di votare contro, e di accendere la spia rossa, per Giorgia Meloni si aprirebbe un’opportunità politica: bollare quella scelta come ambigua, o peggio, come una posizione “vicina” ad Hamas. Da riutilizzare in piena campagna elettorale.
La scadenza: domani mattina
Al di là che questa soluzione venga davvero accesa o meno, c’è ancora tempo. Il testo del centrodestra, fanno sapere, verrà chiuso in tarda serata – se non direttamente domani mattina. Le risoluzioni andranno presentate entro domani, alle ore 9. E intanto, tutti gli occhi restano puntati sulla Flotilla e su quello che accade stasera. Tutto dipenderà da quello.