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Uccisa a colpi di pistola la sorella di un pentito, il giallo di Dolores Dori: era stata abbandonata in fin di vita davanti all’ospedale

03 Ottobre 2025 - 17:44 Alba Romano
ospedale desenzano del garda
ospedale desenzano del garda
Il corpo scaricato davanti all'ospedale di Desenzano del Garda della 44enne. Le ferite all'addome e i possibili legami con le vicende del fratello

Era stata scaricata davanti all’ospedale di Desenzano del Garda, in provincia di Brescia, ferita da tre colpi d’arma da fuoco all’addome. Per Dolores Dori, 44 anni, residente a Vicenza, non c’è stato nulla da fare. I medici hanno potuto soltanto constatarne la morte attorno alle 19 di giovedì 2 ottobre. A indagare sul caso sono i carabinieri del Nucleo Investigativo di Brescia, coordinati dal sostituto procuratore Francesca Sussarellu. Gli inquirenti stanno analizzando i filmati delle telecamere di sorveglianza in zona per ricostruire il percorso della vittima e identificare l’auto dalla quale è stata scaricata. Non è escluso che la donna sia stata uccisa lontano da Desenzano e poi trasportata fino all’ospedale, forse per depistare le indagini.

La vittima era la sorella di un collaboratore di giustizia

Dolores Dori è stata ritrovata abbandonata davanti all’ingresso del pronto soccorso dell’Ospedale di Desenzano del Garda. Le ferite d’arma da fuoco le sono risultate fatali. La donna aveva precedenti per piccoli furti e truffe, ma ciò che interessa maggiormente agli investigatori è la sua famiglia. La donna era la sorella di un collaboratore di giustizia, recentemente inserito nel programma di protezione. L’uomo, fino a pochi mesi fa detenuto nel carcere di Prato, aveva raccontato ai magistrati dinamiche di corruzione e traffici illeciti all’interno dell’istituto penitenziario. Grazie alla sua collaborazione, la procura toscana aveva indagato diversi agenti di polizia penitenziaria e coordinato un’operazione con 300 uomini tra carabinieri, poliziotti e Guardia di Finanza.

Il possibile legame con le vicende del fratello

Gli inquirenti non escludono che l’omicidio possa essere legato alla collaborazione del fratello. Al momento si tratta di una pista investigativa e non di una certezza. Le indagini continuano anche al di fuori della provincia di Brescia. L’obiettivo degli investigatori è ricostruire gli spostamenti della donna nelle ore precedenti la morte e identificare i responsabili dell’omicidio.

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