Flotilla abbordata, attivisti, reporter e deputati nel carcere di Ketziot. Israele conferma: «Una barca sta ancora navigando». Dalla Turchia partono altre 45 imbarcazioni per Gaza – La diretta


Sono stati intercettati e arrestati dalle forze di difesa israeliane gli equipaggi delle imbarcazioni della Global Sumud Flotilla. Tra le persone fermate figurano anche 40 cittadini italiani, inclusi i parlamentari Benedetta Scuderi (Avs) e Marco Croatti (M5S). Secondo le ultime informazioni stanno per sbarcare nel porto israeliano di Ashdod dove verranno consegnati alla polizia: da lì saranno trasferiti con mezzi della polizia e del servizio penitenziario al grande carcere di Ketziot, nel Negev, a sud-ovest di BeerSheba, dove verranno presi in carico dal personale. Il ministro degli Esteri Tajani ha aggiornato il parlamento sulle condizioni degli attivisti italiani: «Gli abbordaggi sono stati pacifici e senza violenze, preceduti da numerose misure di avvicinamento partite dalla nave madre Alma». Il ministro avverte che già nei prossimi giorni dovrebbero esserci le prime partenze dei membri della Flottila che sono stati fermati, «soprattutto per chi accetterà di lasciare volontariamente Israele». Per chi invece «rifiuterà l’espulsione immediata, sarà necessario attendere il provvedimento di respingimento dell’autorità giudiziaria israeliana.
La conferma di Israele: «Una barca sta ancora navigando»
L’ultima imbarcazione della Flotilla, con tutta probabilità la “Marinette”, non è ancora stata fermata dalla Marina israeliana e prosegue la sua rotta a ovest della costa di Gaza. Da esponenti israeliani trapela l’avvertimento: «Se viola il blocco navale su Gaza ed entra in una zona di combattimento attiva, le verrà impedito di entrare».
46 italiani tra i fermati: trasferiti al centro di Ketziot
Le operazioni di trasbordo e sbarco dei membri della Flotilla al porto di Ashdod si sono concluse. Lo confermano fonti della Farnesina. Tra le oltre 450 persone fermate figurano 46 cittadini italiani, tra cui 4 parlamentari e 3 giornalisti. Tutti risultano in buone condizioni. Dopo le procedure di riconoscimento, i fermati sono stati trasferiti in autobus al centro detentivo di Ketziot, nel sud di Israele, vicino a Ber Sheva. Secondo fonti della Farnesina, non saranno sottoposti a interrogatori né a particolari procedure giudiziarie: verrà semplicemente chiesto loro se intendono accettare l’espulsione volontaria entro 24-48 ore. In caso di rifiuto, è previsto un breve procedimento davanti a un giudice che dovrebbe concludersi con un decreto di espulsione coatta, generalmente eseguito entro 72 ore. Le autorità diplomatiche italiane a Tel Aviv visiteranno i connazionali venerdì 3 e domenica 5 ottobre, per verificarne le condizioni e favorire i contatti con le famiglie. Non è ancora chiaro quando inizieranno i rimpatri: le autorità israeliane stanno valutando l’organizzazione di voli charter verso alcune capitali europee.
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Israele: «La provocazione della Flotilla si è conclusa»
The Hamas-Sumud provocation is over.
None of the Hamas-Sumud provocation yachts has succeeded in its attempt to enter an active combat zone or breach the lawful naval blockade.
All the passengers are safe and in good health. They are making their way safely to Israel, from…
— Israel Foreign Ministry (@IsraelMFA) October 2, 2025
Schlein: «Meloni smetta di criminalizzare ogni piazza»
«La presidente del consiglio ha tirato fuori la clava nei confronti degli attivisti della Flotilla», mentre sulla Striscia di Gaza «resta muta per non litigare con Netanyahu». A dirlo è la segretaria del partito democratico, Elly Schlein, nell’Aula della Camera dopo le comunicazioni del vicepremier Antonio Tajani. «Molli la clava e provi a fare la presidente del Consiglio di questo paese, soprattutto adesso che si apre uno spiraglio di pace», ha aggiunto. «Non abbiamo sentito una parola di condanna o di critica» a fronte degli «atti di pirateria in acque compiuti da Netanyahu» sulla Flotilla, a differenza di altri governi, ha rimarcato la dem. «La voce di chi in Italia non vuole essere complice si è alzata chiara e non accettabile che il governo provi a coprire il loro grido. Smettetela di criminalizzare ogni piazza», ha proseguito parlando di «un attacco di Meloni allo sciopero. Giù le mani dai diritti dei lavoratori».
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Media, Idf «Nessuna imbarcazione Flotilla davanti Gaza»
L’esercito israeliano smentisce le informazioni diffuse da alcuni attivisti della Flotilla secondo cui – sulla base di indicazioni di tracciamento errate – ci sono imbarcazioni che hanno raggiunto le acque di Gaza. Nessuna delle imbarcazioni della Flottilla è riuscita a raggiungere le acque controllate da Israele al largo della costa di Gaza, afferma l’Idf citato dai media israeliani.
Chi sono gli italiani arrestati
Attraverso i suoi canali ufficiali, la Global Sumud Flotilla fornisce aggiornamenti periodici sull’identità degli attivisti arrestati. Secondo quanto riportato, finora sarebbero 28 i cittadini italiani fermati:
Antonio La Picirella, Simone Zambrin, Nicolas Calabrese, Sara Masi, Federica Frasca, Marco Orefice, Irene Soldati, Gonzalo Nestor Fabian Di Pietro, Adriano Veneziani, Alessandro Mantovani, Cesare Tofani, Dario Crippa, Giorgio Patti, Manuel Pietrangeli, Emanuele Pala, Luca Poggi, Barbara Schiavulli, Benedetta Scuderi (AVS), Carlo Alberto Biasioli, Jose Nivoi, Marco Croatti (M5S), Pietro Queirolo Palamas, Andrea Sebastiano Tribulato, Lorenzo D’Agostino, Fabrizio De Luca, Paolo De Montis, Ruggero Zeni, Silvia Severini
Due barche della Flotilla proseguono per Gaza
Due barche della Sumud Flotilla si stanno ancora dirigendo verso Gaza: la Fair Lady e la Marinette. Lo affermano attivisti ai media panarabi. La Mikeno, che secondo i media turchi sarebbe arrivata nelle acque di Gaza, ha perso il contatto con gli organizzatori. Il tracker ufficiale fornito dalla Flotilla mostra l’imbarcazione Mikeno all’interno delle acque di Gaza a poche miglia dalla costa ma stazionaria da alcune ore.
I Legali della Flotilla: «Volo speciale per gli italiani, improbabile che paghino»
«Per gli italiani bloccati dalle forze israeliane nel Mediterraneo ci sarà un volo speciale organizzato dalle autorità italiane. Per cui al momento sembra improbabile che paghino e che su questo abbiano spese a loro carico». Così fonti del team legale di Sumud Flotilla Italia, le quali specificano che gli italiani sono «tutti salvi e dovrebbero essere tutti rimpatriati». «Prima della partenza, anche sulla decisione delle eventuali pratiche da firmare, sono stati fatti degli specifici training: quindi gli equipaggi hanno avuto specifiche indicazioni. Il nostro compito – ha spiegato il team legale italiano – è quello di spingere per una via diplomatica affinché ci sia il rilascio immediato, insomma una sorta di rapida espulsione. Abbiamo avuto contatti con la Farnesina per chiedere una unità di crisi dell’ambasciata italiana».