L’esercito di Israele «riduce» l’offensiva a Gaza: «Attuiamo il piano di pace di Trump»


L’esercito di Israele sta «riducendo» al minimo l’offensiva a Gaza. In modo che sia soltanto difensiva. Mentre il governo si prepara ad attuare la prima fase del piano di pace di Donald Trump per la Striscia. E il presidente su Truth pubblica un video dopo la risposta di Hamas alla sua iniziativa in cui dice: «Siamo vicini a ottenere la pace e tutti saranno trattati in modo equo». L’Idf ha fatto sapere che fermerà le iniziative per l’occupazione di Gaza City. Il cessate il fuoco non è mai stato così vicino.
L’esercito e l’offensiva a Gaza
Secondo quanto riportato dal Times of Israel i vertici politici israeliani avrebbero ordinato all’Idf di ridurre «al minimo» la campagna per conquistare Gaza City. Il quotidiano cita il canale televisivo pubblico Kan e la radio militare israeliana. Secondo quanto riferito, le truppe militari impegnate a Gaza avrebbero avuto l’ordine di portare avanti solo «manovre difensive» subito dopo i colloqui tra Israele e Stati Uniti alla luce delle dichiarazioni di Hamas sul piano di pace. Secondo quanto afferma la radio dell’esercito l’ordine prevede che le operazioni siano ridotte al minimo, con le truppe sul campo impegnate esclusivamente in manovre difensive. L’ordine è stato emesso dopo colloqui notturni tra funzionari israeliani e statunitensi. Inoltre i negoziati tra Israele e Hamas potrebbero iniziare presto.
Lo Shabbat
«Israele è pronto all’immediata attuazione della prima fase del piano di Trump per il rilascio immediato di tutti gli ostaggi», fa sapere l’ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu, come riporta The Times of Israel. Sottolineando che si tratta di una rara dichiarazione durante lo Shabbat, rilasciata dopo la risposta di Hamas alle parole del presidente Usa.
Il piano Usa per la pace a Gaza
Il piano Usa per la pace a Gaza è in 20 punti. Prevede la fine della guerra e il rilascio degli ostaggi entro 72 ore dall’accettazione pubblica dell’accordo da parte di Israele. Delle 251 persone rapite durante l’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023, 47 sono ancora trattenute a Gaza, di cui 25 considerate morte dall’esercito israeliano. In cambio Israele rilascerà 250 ergastolani e 1.700 abitanti di Gaza detenuti dopo il 7 ottobre 2023. Compresi donne e bambini. Il piano prevede un ritiro a tappe di Israele da Gaza. E un governo transitorio fatto da un comitato palestinese tecnocratico e apolitico. Che sarebbe anche incaricato di garantire la gestione quotidiana dei servizi pubblici e dei comuni per la popolazione di Gaza.
Il comitato per la pace
La Striscia di Gaza sarà governata transitoriamente da un comitato per la pace. Guidato e presieduto da Trump. E di cui farà parte l’ex premier britannico Tony Blair. Il piano prevede investimenti per la ricostruzione. E una zona economica speciale con tariffe preferenziali. «Nessuno sarà costretto a lasciare Gaza», si legge nel testo, mentre Trump aveva lanciato l’idea di svuotare il territorio dei suoi abitanti qualche mese fa. «Incoraggeremo le persone a rimanere e offriremo loro l’opportunità di costruire una Gaza migliore».