Gaza, Trump strappa a Israele l’ok sulla linea di ritiro e incalza Hamas: «Non accetto ritardi». Netanyahu: «Vicini alla meta, ostaggi presto a casa»

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha detto che apprezza l’abbassamento dei bombardamenti da parte di Israele sulla Striscia di Gaza ma Hamas deve agire in fretta. Altrimenti tutto sarà annullato, ha ribadito il numero uno della Casa Bianca su Truth. Intanto l’inviato statunitense per il Medio Oriente Steve Witkoff si recherà nelle prossime ore in Egitto dove lunedì 6 ottobre dovrebbe tenersi il primo round di negoziati tra Israele e Hamas sui dettagli del piano di pace. Intanto, Tel Aviv sembra aver «ridotto» l’offensiva a Gaza. Secondo quanto riferito, le truppe avrebbero avuto l’ordine di portare avanti solo «manovre difensive» subito dopo i colloqui tra Israele e Stati Uniti e dopo le dichiarazioni distensive di Hamas sul piano di Trump in 20 punti. L’accordo prevede il rilascio degli ostaggi entro 72 ore dall’accettazione pubblica dell’accordo da parte di Israele. In cambio, lo Stato ebraico rilascerà 250 ergastolani e 1.700 abitanti di Gaza detenuti dopo il 7 ottobre 2023. Previsto anche un governo transitorio fatto da un comitato palestinese tecnocratico e apolitico. In serata, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato di essere «vicino a un importante risultato» e ha aggiunto: «Spero di poter annunciare presto il rilascio di tutti i nostri ostaggi in un’unica soluzione». Dubbi sul ritiro dell’Idf da Gaza che, secondo il premier, «resterà in profondità» nella Striscia.
Tutti gli aggiornamenti
Hamas: «Israele non ha ridotto offensiva, oggi 70 morti»
Trump: «Israele ha accettato la linea di ritiro iniziale»
In 120mila si radunano a Tel Aviv per gli ostaggi
Netanyahu: «Hamas sarà smantellato, costretto a ok piano»
Netanyahu: «L'Idf resta in profondità a Gaza»
Netanyahu: «Mossa diplomatica coordinata con Trump»
«Al fine di restituire i restanti 48 ostaggi, qualche settimana fa ho ordinato all’Idf di entrare nella roccaforte più importante di Hamas, Gaza City. Allo stesso tempo, ho coordinato con il Presidente Trump e il suo team una mossa diplomatica che ha ribaltato la situazione in un istante: invece di Israele isolato, è Hamas ad essere isolata». Ha detto Netanyahu in conferenza stampa.
Netanyahu: «Siamo sul punto di un grande traguardo»
Netanyahu: «Prima il rientro degli ostaggi, poi il resto»
«Prima riportare gli ostaggi, poi verrà il resto. Ritengo che ci siano buone possibilità di arrivare a questo risultato». Lo ha detto il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, in un’intervista al canale israeliano Channel 12.
Egitto: «Negoziati iniziano lunedì a Sharm el-Sheik»
Il ministero degli Esteri egiziano ha confermato che i colloqui sull’accordo per il rilascio degli ostaggi e la fine della guerra a Gaza inizieranno lunedì. «Nell’ambito degli sforzi egiziani in corso in coordinamento con i mediatori per porre fine alla guerra nella Striscia, l’Egitto ospiterà due delegazioni di Israele e Hamas il 6 ottobre per discutere i termini e i dettagli dello scambio di tutti gli ostaggi israeliani e dei detenuti palestinesi, in conformità con la proposta del Presidente Trump». I colloqui si apriranno a Sharm el-Sheik.
Smotrich contro Netanyahu: «Grave errore». Ben-Gvir: «Se Hamas continuerà a esistere, ci dimetteremo dal governo»
Il ministro delle Finanze di estrema destra Bezalel Smotrich ha rilasciato la sua prima dichiarazione da quando Hamas ha annunciato di accettare il piano guidato dal presidente Donald Trump, affermando che la decisione del primo ministro Benjamin Netanyahu di fermare l’operazione a Gaza City e avviare dei negoziati è un «errore grave» e una «ricetta sicura per far guadagnare tempo a Hamas e per un’erosione crescente della posizione israeliana».
Trump: «Erdogan ha aiutato molto sulla risposta di Hamas»
Trump a Channel 12: «Bibi, è la tua occasione per vincere»
Media:«L'Idf si prepara a congedare migliaia di riservisti»
Netanyahu parlerà ai media alle 19
Netanyahu convoca Ben Gvir e Smotrich dopo la risposta di Hamas
Trump: «Apprezzo che Israele abbia fermato i bombardamenti, Hamas agisca rapidamente»
«Apprezzo il fatto che Israele abbia temporaneamente interrotto i bombardamenti per dare la possibilità di completare il rilascio degli ostaggi e l’accordo di pace. Hamas deve agire rapidamente, altrimenti tutto sarà annullato. Non tollererò ritardi, che molti pensano si verificheranno, né qualsiasi risultato che possa far sì che Gaza rappresenti nuovamente una minaccia». Lo ha scritto sul social Truth il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. «Facciamolo, rapidamente. Saranno trattati equamente!», ha aggiunto il numero uno della Casa Bianca, riferendosi sempre all’accordo presentato.
Per Hamas la consegna degli ostaggi in 72 ore è irrealistica
La consegna di tutti gli ostaggi, vivi e morti, da parte di Hamas dopo la risposta affermativa al piano di pace proposto da Donald Trump, è definita come irrealistica. Queste le parole in un’intervista ad Al Jazeera dell’alto funzionario dell’organizzazione Musa Abu Marzouk. «La consegna dei rapiti e dei morti entro 72 ore è una questione teorica e irrealistica nelle attuali circostanze», ha dichiarato.
Il 9 ottobre vertice per agevolare la pace
Sono in corso interlocuzioni «con tutti i Paesi del mondo arabo e con gli Stati Uniti, ma sono previste anche riunioni questa settimana proprio con i Paesi arabi: probabilmente il 9 ottobre a Parigi ci sarà una riunione per fare il punto della situazione e per cercare di agevolare tutto il processo di pace» per la Striscia di Gaza. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani durante un punto stampa a margine di un’iniziativa di Forza Italia a Firenze. «Non è facile, siamo soltanto all’inizio, però si è accesa la luce della speranza e credo che la risposta positiva di Hamas, per quanto riguarda la liberazione degli ostaggi, agevoli il processo», ha aggiunto. «Adesso bisognerà entrare nei dettagli e vedere cosa si potrà fare e cosa non si potrà fare, però l’importante è che il successo della proposta americana ci sia. Questa noi la sosteniamo con grande forza, come stanno facendo anche tutti gli altri Paesi europei, penso alla Germania e alla Francia», ha dichiarato.
