Beatrice Venezi, la lettera di 140 abbonati al Teatro La Fenice: «Se lei non se ne va, ce ne andiamo noi»


Continua a crescere la protesta attorno alla nomina di Beatrice Venezi come direttore musicale 2026-2030 del Teatro La Fenice di Venezia. Dopo i musicisti, a farsi sentire sono ora anche gli abbonati: 140 spettatori abituali hanno firmato una lettera indirizzata al sovrintendente, alla direzione e al Consiglio di indirizzo chiedendo la revoca dell’incarico a Venezi. Nella missiva, i firmatari spiegano di agire «in ragione della nostra costante attenzione alla vita artistica e al ruolo culturale e civile del Teatro» ed esprimono «piena solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori del Teatro», annunciando la loro intenzione di non rinnovare l’abbonamento qualora la nomina diventasse effettiva.
La lettera contro Beatrice Venezi
«Scriviamo in quanto abbonate e abbonati alle stagioni liriche e sinfoniche del Teatro La Fenice al quale, da lunga data, siamo profondamente legati. Con stupore e preoccupazione abbiamo appreso la notizia della nomina di Beatrice Venezi Direttrice musicale del Teatro; un ruolo che richiede competenza ed esperienza, ricoperto in passato da figure di indiscusso valore e capacità», si legge nella lettera. «Condividiamo – aggiungono – quanto le Professoresse e i Professori d’orchestra hanno affermato con grande chiarezza nella loro lettera aperta del 25 settembre e ci uniamo alla loro richiesta di revoca. Dichiariamo fin d’ora la nostra intenzione di non rinnovare l’abbonamento qualora l’incarico diventasse esecutivo».
La replica: «Se a qualcuno non piace, non so che farci»
Il sovrintendente e direttore artistico Nicola Colabianchi, tuttavia, non sembra preoccupato: «Non ho ancora letto questa lettera, ma i numeri che mi hanno dato limitano al momento a quattro gli abbonati che hanno disdetto. Se si riuniscono in 140 su 2.300 per esprimere un’opinione mi sembra più che legittimo, ma ciò non condiziona le scelte della Fondazione». E aggiunge: «Non facciamo attività commerciale, ma diamo un servizio culturale, che si fa in base alle scelte della direzione artistica e della sovrintendenza. Se a qualcuno non piace, non so che farci». Sulla direttrice designata, il sovrintendente ci tiene ad aggiungere: «È facile intuire che sia rimasta molto amareggiata da attacchi così violenti. Mai visto in vita mia colleghi e colleghe che parlano male di qualcuno. Mi è sembrata una volontà di ferire, una cosa che non mi è piaciuta per niente». Su Venezi si è espresso anche Beppe Vessicchio che, in un’intervista a Open, ha dichiarato: «Non condivido le sue idee, ma solidarizzo con lei. Ne parlavano tutti bene prima che dicesse per chi votava. Poi sono arrivati i commenti sgradevoli».
Il primo incontro tra Venezia e l’orchestra
Resta incerta, per ora, la data in cui Beatrice Venezi farà il suo primo incontro ufficiale con orchestra e personale del teatro. «C’è tutto il tempo – chiarisce Colabianchi – il contratto parte tra un anno e c’è modo di ragionare. È una professionista di livello, un nome giovane, un’immagine vincente che può dare dinamismo alle nostre attività».