Mosca avverte sui missili Tomahawk degli Usa all’Ucraina: «Seria escalation». Erdogan telefona a Putin: «Pronti a fare da mediatori per la pace»


Il Cremlino ha reagito pubblicamente alle dichiarazioni del presidente americano Donald Trump, che ha annunciato di aver preso una decisione sull’invio di missili Tomahawk all’Ucraina, ma di voler chiarire prima come verrebbero utilizzati da Kiev. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha definito l’invio dei missili come «una seria escalation perché si parla di missili che possono anche portare ordigni nucleari», sottolineando però che la Russia continua a considerare Trump come un interlocutore politico impegnato nella ricerca di una soluzione diplomatica del conflitto. «Dobbiamo aspettare dichiarazioni più chiare» da parte di Trump, ha aggiunto Peskov, citato dall’agenzia Ria Novosti. «Continuiamo a ritenere che il presidente Trump mantenga la volontà politica di promuovere una soluzione del conflitto ucraino attraverso negoziati pacifici e politici», ha poi aggiunto Peskov, citato dalla Tass.
Tajani: «Da Trump nessuna escalation, solo messaggi politici»
La posizione russa è stata commentata dal vicepremier e ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani, che ha definito le preoccupazioni di Mosca come «messaggi politici» e non come una vera escalation. «Mosca fa la sua politica per cercare di rinforzare la propria posizione, lancia dei messaggi politici, non c’è nessuna escalation», ha affermato Tajani a margine del convegno Città nel futuro alla Camera. «La Russia non può pensare di fare ciò che vuole e che poi gli altri devono fare ciò che dice lei. Così non va bene. Quindi gli americani fanno le loro scelte e credo che siano anche scelte corrette», ha aggiunto.
Erdogan telefona a Putin
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha avuto un colloquio telefonico con il suo omologo russo Vladimir Putin, nel corso del quale ha espresso gli auguri di compleanno al leader del Cremlino, nato il 7 ottobre 1952 a Leningrado. Lo rende noto il ministero degli Esteri turco. Secondo quanto riportato dalla presidenza della Repubblica di Ankara, Erdogan ha sottolineato l’impegno della Turchia per un cessate il fuoco a Gaza e per garantire il passaggio di aiuti umanitari alla popolazione civile. Il presidente turco ha inoltre ribadito la disponibilità di Ankara a mediare nel conflitto tra Mosca e Kiev, facilitando il dialogo per una soluzione diplomatica e per il raggiungimento di una pace «giusta e duratura». «Sottolineando che le iniziative diplomatiche dovrebbero acquisire slancio per porre fine alla guerra tra Ucraina e Russia con una pace giusta e duratura, il presidente Erdogan ha affermato che la Turchia continuerà i suoi sforzi per la pace», si legge nella nota ufficiale.