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«Non è morto schiacciato dalla statua», la procura di Bolzano apre un’inchiesta sulla morte del 19enne Leon Moser

07 Ottobre 2025 - 17:50 Ugo Milano
Sul corpo del giovane sarà eseguita l'autopsia per determinare con precisione le cause della morte

La procura di Bolzano ha aperto un’inchiesta a carico di ignoti per fare luce sulle circostanze della morte di Leon Moser, il 19enne deceduto nella notte tra sabato 4 e domenica 5 ottobre dopo essere caduto dalla fontana di piazza Municipio a Glorenza, in val Venosta. Secondo quanto ricostruito dalla procura, il giovane si era arrampicato sulla fontana fino alla statua di bronzo posta sopra un grosso piatto in metallo, a circa 2,30 metri di altezza. In un primo momento si era ipotizzato che la statua fosse caduta addosso al ragazzo, ma dagli accertamenti preliminari emerge che Leon non sarebbe stato colpito dall’oggetto.

«Non è stato schiacciato»

«Da un esame esterno della salma non sono emersi elementi dai quali desumere che la persona offesa sia rimasta schiacciata dalla statua», si legge in una nota della Procura. Per questo, sarà eseguita l’autopsia per determinare con precisione le cause della morte, mentre il procedimento è stato aperto a carico di ignoti, in attesa di individuare eventuali responsabilità. Secondo quanto riferito da Il Dolomiti, Leon Moser coltivava il sogno di lavorare nel soccorso alpino. Aveva già superato l’esame di ammissione e aspirava in particolare a diventare pilota di elisoccorso, avendo già ottenuto il brevetto di volo.

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