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Roma, la storia dei ragazzi pestati al liceo Caravillani per un coro sulla Palestina

07 Ottobre 2025 - 07:20 Alba Romano
liceo caravillani ragazzi pestati
liceo caravillani ragazzi pestati
Intanto sono sei le scuole superiori della Capitale coinvolte nella mobilitazione per Gaza

Dopo l’istituto Rossellini di via Libetta, il liceo Cavour a Monti e il liceo Socrate in zona Garbatella, sono stati occupati anche il liceo scientifico Tullio Levi Civita in zona Prenestina, il classico e linguistico Kant, a Centocelle, e il centralissimo Plinio Seniore in zona Porta Pia. Salgono quindi a sei, in totale, le scuole superiori di Roma coinvolte nelle mobilitazioni per la Palestina. Ma oltre alle proteste il 2 ottobre c’è stata un’aggressione al liceo artistico Caravillani in zona Monteverde. La scuola ha spazi confinanti con una sinagoga. Dopo un coro “Free Palestine” un gruppo di adulti è uscito dal tempio e ha aggredito i ragazzi.

L’aggressione al liceo Caravillani

Della vicenda racconta oggi Selvaggia Lucarelli sul Fatto Quotidiano. Si parla di una ventina di persone che ha insultato e ha alzato le mani. Gridando «puttane» alle ragazzi e strappando una ciocca di capelli a un malcapitato. I docenti e i genitori sono stati aggrediti a loro volta. «Oggi ci ha aggrediti un gruppo di uomini della sinagoga, perché nella ricreazione è stato fatto un discorso sulla Palestina. Questo gruppo di uomini tra i 40 e i 50 anni è venuto contro noi studenti aggredendoci fisicamente e verbalmente, studenti la maggior parte minorenni».

«Hanno aggredito anche svariati professori e professoresse, sia verbalmente che fisicamente e, non contenti, ci hanno aspettato all’uscita davanti al cancello e hanno ricominciato ad aggredirci, a chiamarci puttane, afferrando alcune per un braccio e lanciandole fuori dalla scuola. Altri sono stati trasportati in ambulanza. Vogliamo spargere la voce e avere il supporto di tutte le scuole, non è tollerabile che dobbiamo avere paura di andare a scuola», è il racconto di una ragazzina.

Il genitore

Il genitore A.F. spiega: «Mio nipote frequenta il primo anno ed era presente. C’era la polizia, arrivata lì a mediare, ma doveva arrestarli tutti». E ancora: «Quello che è successo è vergognoso. Per di più a prendere le botte peggiori è stato un minorenne della comunità ebraica romana della famiglia S., questi sono fuori di senno!». Tra gli adulti, scrive il quotidiano, c’era anche Riccardo Pacifici, presidente del tempio: «Sono costernato per quello che è avvenuto. Contatteremo i genitori del ragazzo, che tra l’altro sono della nostra comunità, e ci scuseremo. Il problema non sono i ragazzi, ma alcuni professori mascalzoni che manipolano la mente degli studenti».

Buona giornata

E ancora: «La vicenda della mattina ci aveva molto turbato e nel frattempo nella comunità si era sparsa la voce che era successo qualcosa. A quanto pare, fuori dalla scuola c’è stata una colluttazione e a un ragazzo con i capelli lunghi, maggiorenne, è stata strappata una ciocca e ha preso qualche ceffone. Perché sia stato picchiato non lo so. Forse ha detto ‘buona giornata’ e qualcuno ha frainteso».

E ancora: «Assolvo i ragazzi, era responsabilità dei professori vigilare. Ci sono alcuni professori delinquenti che sobillano gli studenti. I ragazzi sono condizionati dalle fake news: se fossero tutte vere le notizie che arrivano da Gaza, andrei anche io a manifestare con loro, ma non è così. Se poi vogliono andare in giro per Roma a manifestare per Hamas, possono farlo, o se vogliono solidarizzare con quella pagliacciata della Sumud… Noi abbiamo sopportato e sopportiamo, ma non è detto che tutti abbiano la stessa capacità di self control».

I fatti

La preside del liceo Gioconda Martucci ha respinto questa ricostruzione. Un post pubblico del filosofo e scrittore Lorenzo Gasparrini dettaglia ancora di più i fatti: «Stanno già girando fior di stronzate su quanto successo oggi al liceo Caravillani. Siccome mio figlio lo frequenta ed è stato testimone non solo oculare di quello che è successo, evitate di coinvolgermi in chiacchiere che riguardano temi internazionali: un ragazzino pestato (ambulanza e Ps) da adulti violenti, professori e genitori aggrediti e pestati anche loro dagli stessi adulti violenti. Da chi? Si sa, dai fascisti».

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