La nuova Freedom Flotilla abbordata da Israele, 10 italiani fermati: «Tutti in piazza per difenderla»


La Freedom Flotilla è stata attaccata da Israele a circa 120 miglia nautiche da Gaza. Lo hanno fatto sapere gli attivisti con un comunicato. «Attualmente almeno due imbarcazioni sono state abbordate e la maggior parte delle dirette streaming sono state interrotte», si legge sui canali social della nuova Flotilla. «L’esercito sta cercando di deviare la nostra rotta». I media di Israele avevano fatto sapere che le Forze di difesa israeliane (Idf) si stavano preparando a intervenire contro la spedizione.
«L’Ambasciata ed il Consolato d’Italia a Tel Aviv stanno seguendo fin dall’alba il blocco della nuova Flotilla da parte della marina israeliana. Sono una decina gli italiani fermati. A loro verrà prestata tutta l’assistenza consolare necessaria con la richiesta al governo israeliano di garantire il rispetto dei diritti individuali fino al momento dell’espulsione. Al lavoro anche l’Unità di crisi della Farnesina», scrive sui social il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Israele e la nuova Freedom Flotilla
«Ci sono almeno otto imbarcazioni militari che circondano la nostra flottiglia», afferma ancora la nuova spedizione. Che poi pubblica le immagini di una telecamera di una barca in cui si vedono dei soldati armati a bordo. Sono almeno tre le barche intercettate. In un filmato si vede una delle imbarcazioni con i soldati a bordo e si sente una sirena di segnalazione. Ffc scrive che «l’esercito israeliano non ha giurisdizione legale sulle acque internazionali. La nostra flottiglia non rappresenta alcun pericolo. Trasportiamo aiuti vitali per un valore di oltre 110.000 dollari in medicinali, dispositivi respiratori e forniture alimentari, destinati agli ospedali di Gaza», si legge sul canale Instagram della spedizione. Il ministero degli Esteri fa sapere che sono tutti al sicuro e che presto verranno espulsi dal paese.
Chi sono quelli della nuova flottiglia
Le navi fanno parte di un collettivo composto da due realtà: Freedom Flotilla Coalition e Thousand Madleens to Gaza. A bordo ci sono circa 150 persone provenienti da 30 paesi diversi. «La nostra flottiglia si trova ora a 150 miglia nautiche dalla costa di Gaza, avvicinandosi alla zona in cui le precedenti missioni della Freedom Flotilla Coalition e della Global Sumud Flotilla hanno subito attacchi da parte di Israele», avevano fatto sapere gli attivisti sul loro canale Telegram. Antonio La Piccirella, che si trovava sulla Gsf ed è appena rientrato in Italia, aveva detto: «Tra due giorni le persone di Gaza Freedom Flotilla e Thousand Madleens to Gaza sfideranno di nuovo il blocco navale israeliano. Fate rumore e poi riorganizziamoci per la prossima irresponsabile provocazione globale».
8 ottobre: tutti in piazza
Già ieri era partita la mobilitazione. «L’8 ottobre tutti in piazza» è l’appello rilanciato sui canali social di Freedom Flotilla Coalition, Giovani Palestinesi Italia, Movimento Studenti Palestinesi in Italia e Unione Democratica Arabo-Palestinese. Nel post gli attivisti sottolineavano che «nelle ‘prossime ore la seconda spedizione entrerà nelle acque internazionali vicino a Gaza, dove esiste il concreto rischio che venga intercettata e sequestrata dalle forze israeliane come accaduto in passato», facendo riferimento all’intercettazione della Sumud di mercoledì scorso.
I presidi e le manifestazioni per la Flotilla
In tutta Italia sono in programma presidi e manifestazioni di solidarietà verso la Freedom Flotilla e la popolazione di Gaza. A Roma è previsto un corteo da Colosseo a Piramide, preavvisato alla questura, che attraverserà via Celio Vibenna, via di San Gregorio, piazza di Porta Capena, viale Aventino, piazza Albania, viale della Piramide Cestia, piazza di Porta San Paolo e piazzale Ostiense. Sono attese circa tremila persone. A Napoli il presidio si terrà in piazza Municipio dalle 18.00, mentre a Bergamo, alla stessa ora, la manifestazione sarà a Porta Nuova. I manifestanti a Ferrara si incontreranno alle 15.30 nei giardini Cavour; a Taranto, invece, il presidio di solidarietà è previsto alle 17.30 in piazza della Vittoria.
A Salerno l’appuntamento è alle 18.30 in piazza Vittorio Veneto, nei pressi della stazione centrale; stesso orario anche a Varese, dove si terrà un presidio in piazza Montegrappa, e a Reggio Emilia, dove gli ”equipaggi di terra” si incontreranno in piazza Prampolini. Invece a Modena il ritrovo sarà alle 18.00 in piazza Matteotti, mentre a Parma la manifestazione è fissata alle 16.00 in piazza Garibaldi. A Bologna l’appuntamento è alle 18.00 in piazza Maggiore, e a Gorizia è previsto un presidio alle 16.30 in via d’Alviano.