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Stupro di Palermo, caos attorno all’audio in cui la vittima si dichiarava consenziente: «All’inizio è stato così, poi mi hanno fatto davvero tutte quelle cose»

12 Ottobre 2025 - 19:53 Alba Romano
asia vitale stupro gruppo palermo le iene
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Le parole dette da Asia Vitale al podcaster Gioacchino Gargano stravolgono la verità processuale. Ma la ragazza, ai microfoni di Le Iene, spiega: «Ho un'indole autodistruttiva»

«Loro sono stati così cretini da ammettere la loro colpevolezza, quindi io a quel punto non ho potuto fare più niente». A parlare è Asia Vitale, la ragazza vittima di una violenza sessuale di gruppo a Palermo nell’estate del 2023. In un audio che andrà in onda nella serata di oggi, domenica 12 ottobre, a Le Iene, la giovane fa capire di aver avuto rapporti consenzienti con i sette ragazzi condannati in sede giudiziaria. Le sue parole stravolgono la verità processuale e rappresentano un colpo di scena inatteso, se non altro perché — nel servizio tv di Marco Occhipinti e Roberta Rei — Vitale ammette per la prima volta pubblicamente di aver mentito ai giudici sulla prima parte della serata.

L’audio registrato di nascosto dal podcaster

L’audio che andrà in onda a Le Iene è una conversazione tra la ragazza siciliana e il podcaster Gioacchino Gargano. «Secondo me tu li hai denunciati perché magari ci sei rimasta male per qualcosa», dice lui. E Asia Vitale risponde: «No no, non è questo il perché». Dopodiché, la ragazza spiega più nel dettaglio come è nata quella serata: «La situazione non l’ho creata io, mi ci sono ritrovata. Capisci? Io non ho organizzato un c**zo». In un primo momento, o almeno così sembra emergere dalle parole registrate dal podcaster, Asia Vitale era consenziente al rapporto di gruppo: «Io gli ho detto ‘uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, apposto, venite con me”». La giovane rivela anche di essersi accorta che uno di loro stava riprendendo con il telefono e ha ammesso che non era completamente lucida quella sera. Dopodiché, a proposito della denuncia, racconta: «Loro sono stati così cretini da ammettere la loro colpevolezza, quindi… Io a quel punto non ho potuto fare più niente. Anzi, addirittura mi ricordo che prima ancora che uscisse la notizia, io ero andata dai carabinieri per ritirare la denuncia, ma mi hanno detto che non era ritirabile, perché continuava d’ufficio».

L’intervista a Le Iene

Dopo che questa conversazione è filtrata sui giornali, Asia Vitale è stata contattata dalla redazione de Le Iene, con cui ha provato a ripercorrere come sono uscite quelle parole. «Volevo auto sabotarmi. Volevo far questo. Quella mattina mi sono svegliata, mi sono venuti tanti pensieri, ho pensato a tutta la gente che mi critica… Ho un’indole un po’ autodistruttiva», dice la ragazza. E poi spiega di aver provato a fare credere a tutti che fosse consenziente a quel rapporto di gruppo: «Volevo che la gente avesse quello che aveva sempre pensato di me. Così non mi rompevano più la min***a. Non volevo più difendermi, volevo solo che finisse».

Cos’è successo davvero quella sera a Palermo

Ma quindi cos’è successo davvero quella sera a Palermo? Asia Vitale su questo punto fa chiarezza una volta per tutte e dice: «Il consenso inizialmente c’è… Solo che poi è finita di merda, perché realmente mi hanno fatto quello che mi hanno fatto». E ancora: «Un minimo di consenso c’era, però poi son crollata. Ho capito che affrontare quella situazione alle mie condizioni non ce la facevo. Già avevo detto basta, poi ho continuato a dirlo perché stavo male. Era buio, non ricordo bene tutto, ma so che non è stato bello. Ci ho sofferto».

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