Maduro contro il Nobel per la pace alla sua nemica Machado: «È una strega demoniaca, il popolo la ripudia»


Donald Trump non è l’unico rimasto insoddisfatto dall’assegnazione del premio Nobel per la pace venerdì scorso. Ma se il presidente americano è stato in qualche modo placato dalla vincitrice, la venezuelana Maria Corina Machado, che in una telefonata ha detto di dedicargli il premio, lo stesso non si può dire del principale oppositore della donna, il presidente del suo Paese Nicolàs Maduro. Il capo di Stato venezuelano, ancora presidente de facto nonostante le contestatissime elezioni del 2024, ha definito la leader dell’opposizione Machado una «strega demoniaca», pur senza menzionarla direttamente.
Le parole di Maduro
Citando un sondaggio condotto da Hinterlaces (un istituto affiliato alla linea presidenziale), Maduro ha detto che «circa il 90% della popolazione ripudia la strega demoniaca della Sayona». Il riferimento è a un personaggio di una popolare leggenda latinoamericana, uno spirito vendicativo che persegue gli uomini infedeli. Maduro non ha fatto il nome di Machado né ha citato il premio, ma è ben nota la sua ostilità nei confronti della donna e di Edmundo Gonzalez Urrutia, da anni leader dell’opposizione. La cosa è ovviamente reciproca: la stessa Machado, dopo aver ricevuto il premio, ha detto che «Maduro è completamente isolato e ha i giorni contati».
Maduro e il rapporto con gli Stati Uniti
A proposito di pace, il presidente venezuelano ha toccato l’argomento domenica 12 ottobre, durante la celebrazione di quello che le autorità al governo hanno ribattezzato come Giorno della resistenza indigena. «Vogliamo la pace e la otterremo, ma una pace con libertà, con sovranità, indipendenza e uguaglianza. Non la pace delle rovine di Gaza né la pace della morte». Il discorso si inserisce nel clima di tensione con gli Stati Uniti, che hanno schierato navi nel Mar dei Caraibi ufficialmente per combattere il traffico di droga. Le operazioni americane sono sostenute da Machado, che ha dedicato il suo Nobel sia «al popolo sofferente del Venezuela», sia al presidente Usa, Donald Trump.
Foto copertina: EPA/MIGUEL GUTIERREZ| Il presidente venzuelano Nicolas Maduro durante le celebrazioni per il Giorno della resistenza indigena, Caracas, Venezuela, 12 October 2025.