Blocca un’ambulanza in servizio e afferra un’operatrice per il collo. Arrestato Luca Vildoza: la follia del play della Virtus Bologna con la moglie


Avrebbe ostruito volontariamente una ambulanza con la sua auto, che stava viaggiando per Bologna a sirene spiegate. Poi, una volta che le due vetture si erano fermate, ha aggredito una operatrice del 118 con l’aiuto della moglie: è stato arrestato Luca Vildoza, il playmaker argentino della Virtus Bologna. Con lui è finita in manette anche la pallavolista serba e compagna Milica Tasic. La coppia, accusata di lesioni a personale sanitario, è già stata rilasciata. La prima ricostruzione dei fatti, secondo cui l’aggressione era stata un’iniziativa unilaterale, è sotto ulteriore indagine. Vildoza si è riunito al gruppo e nelle prossime ore partirà per la trasferta di Eurolega a Lione.
L’ostruzione dell’ambulanza e i primi insulti
La vicenda è avvenuta poche ore dopo la vittoria dei bianconeri bolognesi contro il Monaco al PalaDozza. Il 30enne argentino era alla guida della sua auto, con la moglie al suo fianco, quando a pochi metri dal palazzetto ha notato un’ambulanza. Il mezzo di soccorso procedeva a bassa velocità nei pressi di un incrocio mentre il personale stava tentando di capire quale fosse l’abitazione dove era stata segnalata l’emergenza. Il giocatore, innervosito dall’ambulanza che ostruiva il suo passaggio, ha lampeggiato con gli abbaglianti e preso a insulti il personale del 118.
L’aggressione all’operatrice
La vicenda non si era però conclusa. Poco dopo, lungo viale Silvani, Luca Vildoza si è trovato di nuovo alle spalle l’ambulanza, che questa volta aveva i lampeggianti e le sirene accese per segnalare l’emergenza. Il giocatore, rimasto piccato dalla situazione precedente, avrebbe iniziato a ostruire il passaggio del mezzo di soccorso piazzandosi davanti senza farlo passare e frenandogli davanti all’improvviso. Poi, una volta fatta fermare l’ambulanza, avrebbe aggredito a muso duro una operatrice che gli stava chiedendo conto del suo comportamento. Dopo averle urlato addosso altri insulti, accusando i sanitari di bloccare la strada mentre «giocavano al telefono», il giocatore della Virtus afferrata afferrato l’operatrice per il collo sollevandola da terra.
L’intervento della moglie e l’arresto
A quel punto gli altri membri dell’equipaggio dell’ambulanza sono intervenuti in soccorso della collega, scatenando la reazione della moglie del giocatore. Scesa dalla macchina, Milica Tasic ha afferrato per i capelli l’operatrice trascinandola lontana dal marito. Nel frattempo erano accorsi sul luogo alcuni poliziotti, allertati dal 118, e alcuni dirigenti della Virtus. Le forze dell’ordine, una volta arrivate, hanno ammanettato marito e moglie e li hanno condotti in questura, dove sono stati arrestati con l’accusa di lesioni a personale sanitario.
I dubbi sulla ricostruzione: «Forse aggressioni reciproche»
Sull’intera ricostruzione che ha portato all’arresto della coppia sarebbero necessari ulteriori approfondimenti. Secondo alcune immagini recuperate dal difensore di Vildoza, Mattia Grassani, l’ambulanza era parcheggiata di traverso nella strada ostruendo effettivamente il passaggio della macchina del cestista, di rientro la sera dopo aver preso del cibo d’asporto con la moglie incinta. Secondo la difesa, a quel punto sarebbe scoppiato un parapiglia con aggressioni reciproche durante cui Luca Vildoza e la moglie avrebbero afferrato per il collo e per i capelli l’operatrice.
La denuncia della Croce rossa: «Gesto incomprensibile, dinamica già accertata»
Il Comitato bolognese della Croce rossa continua invece a sostenere la versione fornita dai soccorritori alle forze dell’ordine: «È stata una vera e propria aggressione a un equipaggio durante le fasi preliminari di un intervento di soccorso in emergenza. La dinamica al momento non sembra presentare molti margini di incertezza», si legge in una nota. Vildoza, ribadisce il Comitato, «si sarebbe scagliato senza motivo contro i soccorritori. Una ambulanza di Cri Bologna era ferma per definire il percorso necessario per rispondere velocemente a una chiamata di soccorso». Andando così a creare una «situazione francamente al di fuori di ogni comprensione».