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«Mi inviava le foto dei lividi». Le violenze di Soncin contro Pamela Genini, l’amica: «La prima violenza prima del red carpet al Festival di Venezia»

16 Ottobre 2025 - 11:36 Alba Romano
pamela gencini gianluca soncin festival venezia foto lividi
pamela gencini gianluca soncin festival venezia foto lividi
Ai microfoni di “Mattino Cinque”, Nicole ha raccontato le botte e minacce subite dalla 29enne: «Lui tornava piangendo, diceva che voleva sposarla e sarebbe andato da uno psicologo»

«Sul cellulare mi inviava le foto dei lividi per le botte subite. Le avevo detto di denunciare, ma lui è tornato da lei piangendo e promettendo di cambiare». La migliore amica di Pamela Genini, 29enne massacrata con 24 coltellate dal compagno Gianluca Soncin, sapeva delle violenze, delle minacce, dello stalking che la giovane imprenditrice subiva ogni giorno: «La chiamava costantemente», ha raccontato Nicole ai microfoni di Mattino Cinque

Le botte prima del red carpet: «Le ha lanciato addosso una valigia»

Le violenze andavano avanti da circa un anno. La prima risalirebbe, secondo l’amica della giovane bergamasca, allo scorso settembre. Durante la mostra del Cinema di Venezia, quando avrebbe dovuto calcare il red carpet, la 29enne era improvvisamente sparita. «Mi ha chiamata disperata dicendo che il compagno si era arrabbiato per una gelosia futile con alcuni fotografi», ha rivelato l’amica. «Inun raptus le aveva presa per i capelli, lanciato addosso una valigia e riempita di botte». Più volte le persone più vicine alla 29enne avrebbero tentato di convincerla a sporgere denuncia: «Io e mio marito le abbiamo detto di denunciare ma dopo un paio di giorni il fidanzato è tornato da lei in lacrime promettendo di cambiare».

Le finte promesse di Soncin: «Diceva che voleva sposarla, poi la minacciava»

Gianluca Soncin non accettava di essere lasciato e Pamela lo sapeva, tanto da avvertire al telefono l’ex fidanzato e amico d’infanzia. Più volte la 29enne aveva pensato di troncare la loro relazione nei mesi precedenti: «Non sapeva più cosa fare, a maggio lui è andato a casa sua ubriaco ed erano intervenuti i Carabinieri». Eppure lui tornava sempre, contrito, e tentava di convincerla a rimanere con lui: «L’aveva portata a vedere l’anello dicendole che voleva sposarla, le prometteva di curarsi dallo psicologo e di acquistare una casa a Cervia poi però minacciava la madre, la sorella incinta e il cagnolino».

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