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Epstein e le orge con il principe Andrea, i segreti di Virginia Giuffre: «Jeffrey mi disse: “Partorisci mio figlio”. Io scappai»

17 Ottobre 2025 - 09:46 Ugo Milano
principe andrea virginia giuffre
principe andrea virginia giuffre
Dalle violenze del padre quando lei era bambina fino al lusso e agli stupri subiti da Epstein, in «Nobody’s girl» la ex schiava sessuale – morta suicida pochi mesi fa – racconta l’inferno che ha vissuto 

Il primo contatto con Jeffrey Epstein, la prima violenza. Lei che di abusi ne aveva subiti fin dalla più tenera età dentro le mura di casa, poi per strada come lucciola ancora minorenne, e che finalmente pensava di essere riuscita a coronare il suo sogno: essere una massaggiatrice. Non poteva neanche lontanamente sospettare che inferno l’avrebbe intrappolata nei mesi successivi. Un orrore talmente forte da costringere Virginia Roberts Giuffre a rimanere in silenzio per anni: «Non potete neanche immaginare quanto ho subito. Inizialmente non volevo neanche denunciare, volevo solo essere lasciata in pace». Poi la morte improvvisa lo scorso aprile, suicida a 41 anni in una località dispersa dell’Australia. Rimane solo il suo ultimo grido, un testamento degli abusi vissuti: «Nobody’s girl», un memoir che dal 21 ottobre porterà tutto il mondo dentro il suo dolore.

Gli abusi del padre e la prostituzione da minorenne

La storia inizia quando Giuffre è ancora piccola: «Papà si infilava nel mio lettino, toccandomi, violandomi». Le infezioni urinarie non la lasciano in pace nemmeno a scuola, la madre la ignora: lei si rifugia nei furti, nella droga, nell’alcol. Viene raccolta per strada a Miami Beach nella limousine di Ron Eppinger, che diventa il suo secondo carnefice costringendola a prostituirsi quando la maggiore età è ancora lontana. Quando Eppinger viene arrestato, Virginia Giuffre è finalmente libera. Finisce a Mar-a-Lago, a lavorare come usciera nella reggia di Donald Trump. Poi incrocia Ghislaine Maxwell, compagna e tuttofare di Jeffrey Epstein, che le promette di renderla esattamente ciò che vuole: una massaggiatrice.

L’incontro con Epstein e le violenze del principe Andrea: «Sapeva che ero minorenne»

Il sogno diventa subito un incubo al primo incontro con Epstein: «Ghislaine mi aveva detto di massaggiarlo, ma Jeffrey si girò sulla schiena. Aveva un’erezione. Mi costrinse alla penetrazione». Da quella morsa rimane strozzata per anni, schiava sessuale del finanziere e di chiunque altro lui volesse. Tra questi un misterioso «primo ministro», scienziati, finanzieri, politici. E, ovviamente, il principe Andrea, fratello di re Carlo III. Due incontri avvengono da minorenne, il terzo è «un’orgia con circa altre otto ragazze giovani che sembravano minorenni. Andrea pretendeva sesso da me come fosse un diritto dalla nascita, mi disse: “Le mie figlie sono poco più giovani di te”. Alla fine della serata, Epstein mi diede 15mila sterline, avevo soddisfatto “Andrea l’allupato”». 

Le richieste di Epstein e la decisione di collaborare con la giustizia

Ma le richieste continuano ad arrivare anche da parte di Jeffrey Epstein: «Aveva rapporti sempre senza preservativo, anche se era ossessionato dai germi. Un giorno mi disse: “Voglio che tu partorisca il nostro bambino”». Virginia Giuffre scappa, lontana da tutto e tutti, va in Thailandia. Si rifugia nel silenzio. Solo dopo molto tempo decide di collaborare con le autorità per inchiodare i suoi carnefici e aiutare tutte le ragazze che, come lei, erano vittime di quel giro di prostituzione minorile. Poi la memoria, consegnata a un’anonima assistente negli ultimi mesi prima della morte: «Ho scelto di non tacere, nonostante tutte le minacce dei potenti». 

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