Perugia, 23enne ucciso con una coltellata alla gola: la serata tra i locali della città con gli amici


Si chiamava Hekuran Cumani, aveva 23 anni e viveva a Fabriano, in provincia di Ancona. È lui la vittima dell’accoltellamento avvenuto a Perugia nella notte tra venerdì 17 e sabato 18, nel parcheggio davanti al dipartimento di Matematica e Informatica dell’Università. Era arrivato in città con alcuni amici per trascorrere una serata di svago tra i locali del centro. Dopo alcune ore passate insieme, il gruppo aveva concluso la notte al “110 Caffè”, poco distante dal luogo del delitto. Secondo le prime ricostruzioni, in quell’area si sarebbe verificato un incontro casuale con un altro gruppo di giovani: da una lite nata per motivi banali si è rapidamente passati all’aggressione. Una coltellata alla gola ha colpito Cumani in modo fatale, uccidendolo sul colpo. Gli investigatori della Polizia hanno già ascoltato i suoi amici, testimoni diretti della scena, e stanno passando al setaccio le telecamere di sorveglianza per risalire agli autori del gesto. Chi lo conosceva lo descrive come un ragazzo tranquillo, amante della palestra e molto legato alla famiglia, un giovane con tanti progetti, la cui vita è stata stroncata in una notte di violenza insensata.
La lite degenerata in tragedia
Le prime ricostruzioni indicano che l’aggressione sarebbe maturata al culmine di una lite scoppiata poco prima tra due gruppi di giovani, uno dei quali composto da stranieri, forse all’uscita di un locale della zona. Una discussione nata per futili motivi e degenerata rapidamente in rissa. Durante la colluttazione, uno dei ragazzi avrebbe estratto un coltello e colpito il 23enne alla gola. L’assassino e i suoi amici si sarebbero poi allontanati, lasciando la vittima riversa a terra nel parcheggio. Secondo quanto emerso dalle prime indagini, non ci sarebbe alcun collegamento con l’ambiente universitario né con traffici di droga. Gli investigatori escludono anche legami con bande organizzate o episodi di criminalità locale: si tratterebbe di una lite improvvisa.
Le indagini
Gli inquirenti stanno ricostruendo l’esatta dinamica dell’omicidio. Le forze dell’ordine stanno ascoltando le testimonianze di alcuni ragazzi che si trovavano nei pressi del parcheggio al momento della rissa e che avrebbero assistito alle fasi precedenti dell’aggressione. Fondamentale sarà anche l’esame delle telecamere di videosorveglianza installate nella zona universitaria. L’area di via Pascoli è stata transennata per ore per consentire i rilievi della scientifica, mentre la salma del giovane è stata trasferita all’Istituto di medicina legale per l’autopsia. La vittima, originaria della zona di Fabriano (Ancona), viveva e lavorava da qualche tempo in Umbria.
Il cordoglio delle autorità
La presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, e l’assessore alle Politiche giovanili Fabio Barcaioli hanno espresso «profondo dolore e sgomento» per la morte del giovane Hekuran Cumani. «È straziante sapere che una vita così giovane sia stata spezzata – ha dichiarato Proietti –. La Regione si stringe con affetto ai familiari della vittima». La governatrice ha invitato a una riflessione collettiva, sottolineando la necessità di «ridare ai giovani il senso del futuro e della speranza». Per questo la Giunta ha deciso di rendere operativo il Tavolo di coordinamento delle politiche giovanili, per rafforzare la collaborazione tra istituzioni e territorio. «Vogliamo trasformare il dolore in impegno concreto – ha aggiunto Barcaioli – e costruire strumenti efficaci per sostenere la crescita e la partecipazione dei giovani».