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Gassmann torna in “Un professore 3”: «L’educazione sessuale a scuola? È necessaria, non si può demandare alle piattaforme del porno»

19 Ottobre 2025 - 00:30 Ugo Milano
Il commento dell'attore, in occasione dell'anteprima della terza stagione della serie, dopo le polemiche scoppiate per l'approvazione di un emendamento della Lega al Ddl Valditara sul consenso informato

«In un momento come quello che viviamo è opportuno e assolutamente necessario fare educazione sentimentale e sessuale a scuola. Non possiamo demandare l’educazione sessuale dei nostri ragazzi soprattutto alle piattaforme del porno». Sono le parole dell’attore Alessandro Gassmann ad Alice nella Città, il festival parallelo della Festa del Cinema di Roma, in occasione dell’anteprima della terza stagione di Un Professore 3, la serie Rai Fiction-Banijay Studios Italy che arriverà su Rai 1 dal 20 novembre. Il riferimento è al dibattito che si è acceso in questi giorni dopo l’approvazione di un emendamento della Lega al Ddl Valditara sul consenso informato a scuola, che estende il divieto di attività scolastiche sulla sessualità anche alle medie e non sono alla scuola dell’infanzia e alla primaria. «Credo sia fondamentale tirarli fuori dalla maniera molto violenta e drammatica in cui l’amore è interpretato da molti che non hanno altre possibilità di apprenderlo in altre maniere, perché parte delle famiglie ha cessato di fare il suo lavoro genitoriale», ha aggiunto l’attore.

La terza stagione di «Un Professore»

La nuova stagione di Un Professore riporterà il pubblico nelle vite degli allievi e degli insegnanti del liceo Da Vinci, con conferme e new entry nel cast, tra cui Claudia Pandolfi, Nicolas Maupas, Damiano Gavino, Nicole Grimaudo, Dario Aita, Pia Engleberth, Elisa Cocco, Luna Miriam Iansante, Davide Di Vetta, Margherita Aresti e Alice Lupparelli. La maturità è alle porte per la 5ª B, mentre i protagonisti affrontano nuove sfide: il professore di filosofia Dante (interpretato da Gassmann) dovrà gestire il rapporto complicato con la nuova preside (Grimaudo), la dinamica con Anita (Pandolfi), anche lei insegnante, l’arrivo di Leone, ex allievo e nuovo docente di fisica (Aita), e il ritorno a casa dalla madre Virginia (Engleberth).

«Le persone ora mi chiedono consigli filosofici»

«È una serie a cui devo tantissimo, mi ha regalato un personaggio che non pensavo mi assomigliasse così tanto», ha dichiarato Gassmann. «È il professore che non ho mai avuto l’opportunità di avere. Anche gli studenti “capra” com’ero io hanno potuto trovare una rivalsa in questo personaggio. Poi ormai la gente mi ferma per strada per chiedermi consigli filosofici, e io rispondo che sono solo un attore. Altri mi dicono che vedono la serie tutti insieme, un confronto tra generazioni che mi fa felice, perché manca molto».

I temi sociali nella serie

La filosofia e la riflessione diventano strumenti narrativi della serie, che affronta anche temi sociali complessi. «Viviamo in una società violenta, del muro contro muro del bianco o nero del buono o cattivo, e sappiamo che l’essere umano è molto più complesso di questo. Aspetti su cui i nostri sceneggiatori lavorano in maniera molto intelligente», ha spiegato Gassmann. Sandro Petraglia, capo della squadra di sceneggiatori, ha aggiunto: «Noi utilizziamo anche attraverso gli attori lo strumento dell’ironia che permette di abbassare i toni. Ad esempio sull’incidente di Landini, che ha definito cortigiana Giorgia Meloni, il personaggio di Alessandro avrebbe riso e ne avrebbe fatto una lezione, perché Landini ha utilizzato male il termine. Lui voleva dire “alla corte di Trump” ma ha usato una parola sbagliata».

Nella quarta stagione (forse) temi internazionali

Gassmann ha anche anticipato che nella quarta stagione la serie potrebbe affrontare temi internazionali come Gaza, considerando la mobilitazione studentesca sul tema: «Io sui social ho parlato tanto di Palestina, cercando di trattare sempre il tema in maniera pacata, anche se non ho paura a chiamare quello che accade genocidio, è quello che penso. Questa serie è bella perché parliamo di tutto: bullismo, cambiamenti climatici, e non escludo che in futuro si parli di argomenti come questo».

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