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Perugia, Hekuran Cumani morto forse per uno sguardo di troppo a 23 anni. La rissa nel parcheggio, il coltello sparito nel nulla

19 Ottobre 2025 - 10:25 Stefania Carboni
Hekuran cumani ragazzo accoltellato perugia
Hekuran cumani ragazzo accoltellato perugia
Fabrianese, di origini albanesi stava passando la serata con il fratello e alcuni amici marchigiani. La lite nel locale e quella lama, portata dal gruppo di perugini di seconda generazione, scomparsa nel nulla

Non si trova il coltello con il quale è stato colpito Hekuran Cumani, 23 anni, di Fabriano, ucciso nel corso di una rissa in un parcheggio nella zona universitaria di Perugia. Continuano le indagini della squadra mobile di Perugia, con decine di persone sentite per ricostruire quanto successo. L’omicidio è avvenuto nel parcheggio antistante il Dipartimento di matematica e informatica dell’Università.

I due gruppi che si sono affrontati

Cumani, cittadino italiano nato da genitori albanesi, è stato coinvolto in una lite partita nella discoteca e poi degenerata. Due i gruppi, quello dei ragazzi arrivati dalle Marche, l’altro composto da giovani italiani di prima e seconda generazione di Perugia. Nessuno di loro aveva il coltello, che è dunque sarebbe stato portato da una persona, probabilmente chiamata dal gruppo di perugini.

La serata con gli amici, la lite nel locale

Secondo quanto ricostruisce oggi il Corriere Adriatico la lite perugina è partita per motivi futili. E Hekuran era «un ragazzo tranquillo, che stava lontano dai casini», dice chi lo conosceva bene. Lavori saltuari, la stagione a Senigallia come cameriere, la passione per i tatuaggi e la palestra. Venerdì era uscito con gli amici di sempre, fabrianesi e il fratello minore Samuele, per passare la serata a Perugia, alla festa del “100Dieci Cafè”, locale pieno di universitari Lì, nel cuore dell’università di Perugia, è stato commesso l’omicidio. Ed è lì che sarebbe partita una lite tra il gruppo e alcuni giovani magrebini (tunisini e marocchini di seconda generazione residenti a Ponte San Giovanni). Niente a che fare con droga o contesti universitari. Forse l’apprezzamento per una ragazza, ha acceso gli animi. Sicuramente la lama che l’ha ucciso nel locale non c’era: il metal detector la avrebbe rilevata all’ingresso.

Il gruppo nel parcheggio

Una tensione che poteva chiudersi e che invece non si è chiusa fino all’epilogo finale. Il gruppo di Fabriano è stato raggiunto dai perugini nel parcheggio di via Vanvitelli, tra i Dipartimenti di Matematica e Informatica. Erano le 4.30 del mattino. Uno dei giovani locali, di origine tunisina, si è palesato con due coltelli. Samuele Cumani è stato ferito a una coscia, ma il fratello maggiore, Hekuran, forse per difenderlo, è stato ferito tra il collo e il torace. Una coltellata che si è rivelata letale. I magrebini si sono dati alla fuga mentre il gruppo di Fabriano ha chiamato il 112. Ma per Hekuran non c’è stato nulla da fare.

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