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Foggia, cospargono di benzina un’ambulanza in servizio: messi in fuga dalla polizia prima di appiccare il fuoco

20 Ottobre 2025 - 18:14 Ugo Milano
Dietro al gesto potrebbe esserci la vendetta di un gruppo di parenti, familiari di una donna morta per arresto cardiaco venerdì

Ancora un’aggressione ai danni di soccorritori del 118, stavolta avvenuta a Foggia con metodi simili a una spedizione punitiva. Alle 11 di stamattina 20 ottobre due persone hanno tentato di dare fuoco a un’ambulanza in servizio, cospargendo il mezzo di benzina. Lo riporta l’edizione di Bari di Repubblica, specificando che i due sono stati messi in fuga da una pattuglia della polizia, che ne avrebbe poi perso le tracce. Si tratterebbe della stessa ambulanza che due giorni fa era stata assaltata dai parenti di una donna, deceduta dopo le manovre di rianimazione che non avevano avuto esito. Per questo non si esclude che le due cose siano collegate. Secondo i dati diffusi dall’Asl, è il dodicesimo episodio del genere dall’inizio dell’anno.

La dinamica

L’ambulanza era parcheggiata in uno stallo dedicato al 118, non recintato, quando due giovani su uno scooter si sarebbero avvicinati lanciando un liquido – che sembrerebbe infiammabile – sul mezzo di soccorso. Tutto è avvenuto in una zona centrale di Foggia, sotto gli occhi dei passanti che hanno allertato la polizia. I due sono riusciti a fuggire, ma è stata avviata un’indagine che comprenderebbe anche le aggressioni di tre giorni fa all’equipaggio. «Un episodio gravissimo. Nessun ferito, per fortuna, ma resta alta la preoccupazione tra noi lavoratori del servizio di emergenza», ha commentato un operatore del 118 coinvolto.

«Contro di noi botte e lancio di vasi», la prima aggressione

Risale a venerdì 17 ottobre la vicenda che potrebbe aver scatenato le violenze ai danni dei sanitari foggiani. L’ambulanza attaccata questa mattina, insieme a un’altra da Cerignola, era intervenuta nel capoluogo per una donna in arresto cardiocircolatorio, poi deceduta nonostante le manovre di rianimazione. «Già all’arrivo della prima ambulanza, i familiari si sono mostrati visibilmente agitati e hanno assunto atteggiamenti aggressivi e ostili. Nonostante ciò, abbiamo operato con la massima professionalità, prestando assistenza secondo le procedure operative previste», ha raccontato un operatore. I parenti avevano anche lanciato vasi e oggetti dalle finestre contro i soccorritori, riempiendoli di insulti e in qualche caso prendendoli a pugni. La prefettura di Foggia ha predisposto un protocollo operativo contro la violenza nei confronti del personale sanitario che prevede l’uso di applicazioni geolocalizzate sugli smartphone degli operatori e il coordinamento con le forze dell’ordine.

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