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Famiglia morta in casa a Canaro: uccisi dal monossido di carbonio

23 Ottobre 2025 - 10:55 Valentina Romagnoli
monossido famiglia morta intossicata
monossido famiglia morta intossicata
Padre, madre e figlia di 27 anni senza vita nei letti della loro abitazione nel Rodigino. La fuga di gas sarebbe partita dalla caldaia. A lanciare l’allarme i colleghi dell’uomo, che non si era presentato al lavoro da giorni

Nella notte tra mercoledì 22 e giovedì 23 ottobre a Canaro, in provincia di Rovigo, dove un’intera famiglia è stata trovata morta nella propria abitazione di via Cesare Battisti, nella frazione di Paviole. Le vittime sono un uomo di 52 anni, la moglie di 47 e la loro figlia di 27. Tutti e tre sono stati trovati senza vita nei rispettivi letti, probabilmente morti nel sonno dopo aver inalato monossido di carbonio. A dare l’allarme sono stati i colleghi del padre, preoccupati perché l’uomo non si presentava al lavoro da diversi giorni. Quando i vigili del fuoco di Rovigo sono entrati in casa, insieme ai carabinieri e ai sanitari del 118, la scena è apparsa subito chiara. Nessun segno di effrazione o di violenza. Anche il corpo del gatto di famiglia giaceva morto a poca distanza dal letto.

Il gas killer fuoriuscito dalla caldaia

Durante il sopralluogo, i pompieri hanno utilizzato i dispositivi di rilevazione dei gas, che hanno confermato la presenza di elevate concentrazioni di monossido di carbonio, fuoriuscito con ogni probabilità dalla caldaia dell’abitazione. Il medico legale non ha riscontrato segni di aggressione o altre cause esterne: tutto lascia pensare a un intossicamento accidentale. Secondo i primi accertamenti, la famiglia — di origine moldava, ma residente da oltre vent’anni in Italia — sarebbe morta già da alcuni giorni. Sarà l’autopsia a stabilire l’esatto momento del decesso e a chiarire eventuali malfunzionamenti dell’impianto di riscaldamento.

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