«Quella casa è mia»: perché Luigi Morcaldi ha ucciso l’ex moglie Luciana Ronchi


Luigi Morcaldi, 64 anni ha ucciso l’ex moglie Luciana Ronchi per la casa. Lo hanno testimoniato i vicini che lo sentivano urlare «la casa è la mia» mentre la uccideva. I due hanno avuto un figlio, Andrea, oggi 28enne. Morcaldi si è presentato ieri davanti a Ronchi con il suo Beverly 300 e il casco. Ma lei lo ha riconosciuto subito: «Te ne devi andare». Lui però ha tirato fuori il coltello e l’ha aggredita. Al volto. Lei ha cercato di scappare nell’androne del palazzo in via Giuseppina Grassini a Bruzzano, periferia nord di Milano. Ma lui è riuscito lo stesso a riprenderla.
La casa è mia
Dopo l’omicidio è scappato in moto. Poi ha preso la Ford Focus che aveva parcheggiato poco distante ed è scappato. La polizia locale lo ha trovato otto ore dopo al parco nord. I vigili, coordinati dal pm di turno Leonardo Lesti, prima hanno rintracciato la vettura, in cui pare ci fossero una lettera e una giacca insanguinata, poi hanno localizzato il cellulare. Infine lo hanno bloccato in via Ornato: «Voi mi state cercando, ero qua. Stanotte dormo in galera». E poi: «Datemi direttamente l’ergastolo». Luciana Ronchi è morta un’ora dopo al Niguarda. «Ho sentito urlare dal balcone e ho chiesto cosa fosse successo. Una ragazza mi ha detto che lei era in strada ed è arrivato un uomo in motorino che l’ha colpita. L’ha massacrata», dice a Repubblica Antonella, vicina della vittima.
Gli appostamenti
Morcaldi da un anno era andato a vivere con un amico in una casa di fronte a quella della ex. «È da un mese che lo vedevo sempre lì», dicono i residenti. «Era là che la “curava”», che «la controllava». Morcaldi si era separato dalla moglie nel 2022. Dopo una lite domestica collegata a motivi economici. Luciana non lo aveva denunciato. Da qualche mese la donna aveva cominciato a frequentare un altro uomo. «Lui non si era rassegnato, la pedinava di continuo», ha detto un altro residente. Che ieri mattina l’ha vista uscire, «bella come sempre». Ma «lui non sopportava di vederla felice con un altro».
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Dormiva in strada
Secondo le testimonianze nell’ultimo periodo Morcaldi dormiva in strada. Proprio dentro quella Ford «Focus» (non intestata a lui, ma di fatto in uso a Morcaldi) ha mollato il giubbotto insanguinato.