Doping, tre anni di squalifica per Ruth Chepngetich. La maratoneta più forte di sempre incastrata da un messaggio su whatsapp

Ruth Chepngetich, la maratoneta più veloce del mondo, ha ricevuto una squalifica per doping. L’atleta keniana, 30 anni, per tre anni non potrà più fare parte dell’Athletics Integrity Unit (AIU), dopo un’indagine che ha rivelato l’uso di un farmaco vietato. Tutto è iniziato nell’ottobre 2024 a Chicago, quando l’atleta aveva vinto la maratona con un risultato strepitoso: 2h09’56”, togliendo un minuto e 57 secondi al tetto del mondo. Un’eternità quando si parla di atleti a quei livelli. Era stata la prima volta di una donna sotto le 2 ore e 10’ nella corsa più lunga. Un risultato che ha insospettito non pochi: tra i malfidenti c’era anche la AIU, molto incuriosita dalla prestazione straordinaria.
I test a cui è stata sottoposta Chepngetich
Ecco perché l’Athletics Integrity Unit ha deciso di sottoporre Chepngetich a sei test tra il 28 febbraio e il 26 marzo. Quello effettuato il 14 marzo 2025 ha dato esito positivo, rilevando tracce di idroclorotiazide (Hctz), un diuretico usato anche come agente mascherante. Le autorità dell’AIU hanno deciso di approfondire ulteriormente, analizzando altri campioni prelevati nello stesso periodo. Anche quello del 28 febbraio è risultato contaminato. Chepngetich, gestita dal manager italiano Federico Rosa, si stava preparando alla maratona di Londra. Il 16 aprile era stata informata della positività e alla richiesta di ulteriori informazioni, non forniva spiegazioni, ma accettava la sospensione provvisoria fino alla chiusura dell’indagine.
Il messaggio su Whatsapp che ha incastrato Ruth Chepngetich
L’AIU però determinata ad andare a fondo della questione ha deciso di indagare sui dispositivi digitali dell’atleta. Le indagini successive hanno portato a un elemento decisivo: un messaggio WhatsApp in cui appariva la foto di un farmaco contenente testosterone e conversazioni con persone coinvolte in pratiche di doping. Di fronte a queste prove, l’atleta ha raccontato di essersi sentita male (tachicardia, debolezza, sudorazione) e di aver assunto una pillola datale dalla domestica, sostenendo di non sapere che contenesse una sostanza vietata. L’AIU ha giudicato la spiegazione poco credibile.
La sanzione: una squalifica di 3 anni
Nel procedimento disciplinare ha chiesto una squalifica di quattro anni per Chepngetich, poi ridotta a tre per l’ammissione di colpa. La sanzione decorre dal 19 aprile 2025 e comporta la cancellazione di tutti i risultati ottenuti da marzo in poi. Resta però valido il record mondiale stabilito nell’ottobre 2024 alla maratona di Chicago, corsa in 2h09’56”. Fu un risultato storico: la prima volta di una donna sotto le 2 ore e 10 minuti, con un miglioramento di quasi due minuti rispetto al precedente primato.
