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Giacomo Perini, la svolta dopo lo scippo del podio ai Giochi di Parigi. I giudici danno ragione al canottiere azzurro: «Ora dateci la medaglia»

27 Ottobre 2025 - 13:32 Ugo Milano
L'atleta paralimpico era stato escluso dal podio per aver tenuto lo smartphone a bordo della canoa. Il tribunale sportivo crede alla dimenticanza

Il palmares italiano ai Giochi olimpici del 2024 si arricchisce di un bronzo, a distanza di un anno e mezzo dalla manifestazione di Parigi. È quello di Giacomo Perini, canottiere della delegazione paralimpica, che aveva guadagnato il podio ma era stato squalificato per aver tenuto a bordo il suo smartphone. Ora il Tribunale arbitrale dello sport ha annullato il provvedimento che era stato emanato dalla federazione, dando così il via libera per il terzo posto. «Apprendo con gioia la notizia del riconoscimento del terzo posto ottenuto sul campo a Parigi 2024. Dopo ben 16 anni, il canottaggio paralimpico italiano torna a vincere una medaglia alle Paralimpiadi», ha detto l’atleta. Ma la medaglia dovrà ora essere approvata dal Comitato internazionale paralimpico (Ipc).

La squalifica a Parigi: «Una dimenticanza, non ho usato il telefono»

Perini aveva disputato la finale in singolo di canoa, arrivando terzo, ma il 1 settembre 2024 era stato squalificato a posteriori con un provvedimento della giuria condiviso dalla Federazione internazionale di canottaggio. L’atleta, come si legge nel documento, «è stato scoperto a usare dispositivi di comunicazione durante la gara», una circostanza vietata dal regolamento. «La squalifica è nata da una dimenticanza: non me ne ero minimamente accorto», si era difeso Perini parlando a Rai Sport, «il telefono non è stato usato, basta controllare. Gli ultimi messaggi risalgono prima del riscaldamento in acqua, l’ultima chiamata ieri sera con lo psicologo».

La decisione del Tas

La questione è stata esaminata da vari gradi della giustizia sportiva, approdando infine all’organismo internazionale con sede in Svizzera, che si occupa delle controversie sportive. Il tribunale non ha rilevato comportamenti illeciti, dal momento che il telefono non era stato usato per comunicare durante la gara né per trasmettere dati in diretta. Confermata la versione di Perini, che ora potrà festeggiare il successo sul campo e quello su carta. «Il Tas ha sottolineato che la norma vieta l’uso o la comunicazione tramite dispositivi elettronici, ma non il semplice possesso», ha spiegato l’avvocato di Perini Federico Venturi. «Attraverso un’interpretazione linguistica e sistematica, il collegio arbitrale ha concluso che la World Rowing aveva applicato la norma in modo ampio, sanzionando un comportamento che non è vietato dal testo regolamentare».

Che cosa manca per la medaglia di bronzo

Il Tribunale ha precisato che la pronuncia ripristina la classifica ufficiale, ma la materiale assegnazione della medaglia dovrà essere attuata dall’Ipc, che è l’unico organo abilitato a convalidare e distribuire i riconoscimenti paralimpici. «Noi ora chiederemo il bronzo all’Ipc. Questa sentenza ripristina lo status quo, la medaglia l’ha conseguita sul campo e il motivo per cui era stata tolta è decaduto», ha detto il presidente del Comitato italiano paralimpico Giunio De Sanctis. «L’Italia chiude dunque la sua partecipazione ai Giochi di partecipazione di Parigi con 72 medaglie, il record dell’era moderna», ha detto Luca Pancalli, alla guida del Comitato italiano paralimpico durante le scorse olimpiadi.

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